Festa Venezia, è promosso in Serie A: Gytkjaer stende la Cremonese

I padroni di casa, ai quali bastava anche il pareggio, vincono 1-0 e ritornano nella massima categoria dopo 2 anni di attesa

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
2 giugno 2024
Gytkjaer esulta per il gol che ha regalato la promozione al Venezia

Gytkjaer esulta per il gol che ha regalato la promozione al Venezia

Venezia, 2 giugno 2024 – Nel giorno in cui, grazie alla disputa di Atalanta-Fiorentina, si completa la fotografia definitiva della classifica di Serie A, il massimo torneo accoglie anche l'ultima neopromossa in vista della prossima stagione: si tratta del Venezia, che dopo lo 0-0 del primo round legittima la vittoria dei playoff di Serie B battendo la Cremonese grazie alla rete di Gytkjaer nonostante per far festa e tornare in Serie A dopo 2 anni fosse sufficiente anche un pareggio. Il tripudio del Penzo, al quale fa da contraltare la delusione dei grigiorossi, è totale e nel segno di Vanoli, un nome già molto forte nel mercato delle panchine che ora rischia di diventare ancora più gettonato.

Le formazioni ufficiali

Vanoli si affida a un 3-5-2 aperto da Joronen, protetto da Idzes, Svoboda e Sverko, con Candela e Bjarkason come quinti e Zampano, Tessmann e Busio in mezzo al campo: in attacco tocca invece a Pohjanpalo e Gytkjaer. Stroppa replica con un 3-5-1-1 che tra i pali vede Saro, con Antov, Ravanelli e Bianchetti a comporre la difesa e Zanimacchia e Sernicola sulle bande: la mediana annovera Pickel, Castagnetti e Buonaiuto, con Vazquez a supporto dell'unica punta Tsadjout.

Primo tempo

Il Venezia prova a partire forte e al 3' manda già al tiro Zampano, che trova l'opposizione del fuoco amico di Sverko. Dall'altro lato, all'8', fa ancora meglio Tsadjout, che dal lato corte dell'area di rigore impegna Joronen con un bel mancino. La Cremonese, chiamata a vincere obbligatoriamente, insiste poco dopo con Sernicola, che scocca un gran destro a giro che manca di un soffio il bersaglio. Al 13' Castagnetti cerca e trova la testa di Pickel, che schiaccia ma incontra la pronta presa di Joronen. Al 19' ci riprova Sernicola con la botta da fuori, il piatto forte della casa, ma stavolta la mira è ancora più imprecisa di prima. Al 23' tornano ad attaccare i padroni di casa grazie a una punizione guadagnata da Bjarkason per fallo di Zanimacchia: della battuta se ne incarica proprio l'esterno, che trova però i pugni di Saro. I rimpianti del Penzo durano poco, perché al 24' con un mancino all'angolino Gytkjaer insacca il suggerimento di Busio, a sua volta servito da Pohjanpalo. La Cremonese accusa il colpo e si innervosisce, con Sverko e Vazquez, entrambi ammoniti da Sozza, che vivono storie tese prima di un'interruzione per il lancio di un fumogeno. Al 34' torna protagonista Sernicola, il migliore dei suoi, che prova a impattare con un destro velenoso che non termina lontano dalla porta di Joronen, che poco dopo vede la conclusione di Vazquez, seppur deviata, avere lo stesso destino. Al 37' servono invece i guantoni del portiere del Venezia per neutralizzare, tra l'altro in due tempi, il tentativo di Castagnetti a chiusura di una triangolazione con Tsadjout. Al 42' Saro deve smanacciare una punizione calciata da Bjarkason prima di doversi impegnare molto di più sulla botta potente di Pohjanpalo, servito da Gytkjaer prima che Sozza fischi due volte, mandando le squadre negli spogliatoi su un vantaggio più che tranquillizzante per il Venezia, con un piede e mezzo in Serie A.

Secondo tempo

Stroppa prova subito ad alzare il tasso offensivo della Cremonese lasciando negli spogliatoi l'ammonito e nervoso Vazquez, rilevato da Coda, e l'impalpabile Buonaiuto, rimpiazzato da Collocolo. Al 47' Tsadjout prova a premiare le scelte del suo allenatore sollecitando i riflessi di Joronen, attento su un mancino tutt'altro che banale. Al 55' ci prova Zanimacchia con il medesimo piede a chiusura di un'azione tambureggiante degli ospiti, che cercano di non arrendersi nonostante il trascorrere impietoso del tempo. Intanto anche Vanoli cambia: scende il match winner Gytkjaer e sale Pierini. L'altro cambio è obbligato, con Busio che si ferma per un problema fisico: al suo posto entra Lella. Al 62' il Venezia può chiudere i conti con Bjarkason, che incorna alla perfezione: sembra fatto per il raddoppio, ma Saro vola e regala altre speranze, seppur residue, ai suoi. Al 65' Antov serve Tsadjout, che impegna Joronen, costretto però a concedere agli ospiti un giro dalla bandierina che però non darà frutti. Stroppa cambia ancora e inserisce Falletti per Zanimacchia: proprio il nuovo entrato, al 72', impegna subito Joronen con una botta quasi micidiale che forse fa aumentare i rimpianti degli ospiti per una mossa probabilmente tardiva. Al 75' Ravanelli chiama Joronen all'intervento a mano aperta con un bel colpo di testa, ma tutto viene vanificato alla chiamata del fuorigioco. Il difensore rimane in proiezione offensiva e per un soffio, poco dopo, non raccoglie i meritati frutti con una botta da posizione defilata su assist di Pickel, ma la sfera termina fuori non di molto. Al 78' la fantasia di Falletti lancia Castagnetti, chiuso proprio all'ultimo da un ottimo anticipo di Svoboda. Vanoli, forse anche per spezzare il momento di massima pressione della Cremonese, esaurisce i suoi slot riservati alle sostituzioni inserendo Andersen, Altare e Dembélé per Bjarkason, Sverko e Candela. All'91' Pierini mette in mezzo un cross basso che non spaventa Saro, che rilancia subito l'azione, che termina con la botta mancina di Castagnetti, preda di Joronen. Anche Stroppa si gioca le ultime carte gettando nella mischia Ciofani e Quagliata per Antov e Sernicola. In realtà, le speranze in casa Cremonese sono ridotte al lumicino, ma al contempo il Venezia non riesce a chiudere i giochi: a ridosso del 90', il nuovo entrato Andersen sciupa una buona occasione scoccando una botta molto velleitaria. Poco male per i lagunari, che tengono duro nella serie di corner guadagnati nel recupero dagli ospiti e proteggono un vantaggio che significa ritorno in Serie A dopo 2 anni di attesa.

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