Siena calcio, il Tar conferma l’esclusione dalla Serie C. Può ripartire dall’Eccellenza
Respinte tutte le motivazioni che avevano portato al ricorso dell’Associazione Calcio Robur Siena 1904
Siena, 5 settembre 2023 – Niente da fare per il Siena. Il Tar del Lazio ha infatti confermato la decisione con la quale il Collegio di Garanzia dello Sport del Coni ha respinto il ricorso proposto dall'Associazione Calcio Robur Siena 1904 Spa contro i provvedimenti di diniego della richiesta di rilascio della Licenza Nazionale per la partecipazione al campionato di Serie C 2023/2024.
Sono stati quindi del tutto respinti i motivi di ricorso di tipo procedurale. Il provvedimento negativo nei riguardi del Siena, secondo quanto espresso dai giudici, è dipeso da più ragioni. La società non ha assolto entro il termine perentorio del 20 giugno adempimenti necessari come il deposito della garanzia dell'importo di 350.000 euro, il deposito dell'autocertificazione di pagamento dei debiti nei confronti di Figc, Leghe e società affiliate e la mancata prova dei versamenti Irpef sugli emolumenti dovuti ai tesserati per la mensilità ottobre 2021 e per il periodo gennaio-aprile 2023.
Inoltre ci sono stati un ritardo nel pagamento delle ritenute Irpef sugli emolumenti dovuti a tesserati, dipendenti e collaboratori per le mensilità novembre 2021-agosto 2022, il mancato versamento dei contributi Inps sugli emolumenti dovuti a tesserati, dipendenti e collaboratori per il periodo gennaio 2022-maggio 2023, il mancato pagamento in favore di un tesserato della rata relativa all'accordo di incentivo all'esodo in scadenza nel mese di maggio 2023 e il mancato pagamento degli emolumenti dovuti per il periodo luglio 2022-maggio 2023 a figure come il medico responsabile sanitario, il delegato per la gestione dell'evento, il responsabile finanza amministrazione e controllo, il responsabile marketing e il responsabile ufficio stampa.
Per il Tar "il ricorso è infondato già solo per il mancato deposito della polizza fideiussoria, mancanza giustificata dal Siena con la circostanza che si sarebbe trattato di un inadempimento non imputabile”. Ed “essendo un dato oggettivo incontestato che il Siena ha omesso il deposito della garanzia, così violando il Manuale delle Licenze”, il ricorso è stato rigettato. Dichiarati inammissibili, inoltre, i motivi aggiunti al ricorso, nella parte in cui si contestava il provvedimento di svincolo d'autorità dei calciatori tesserati, nonché il provvedimento con cui la Figc ha autorizzato il comune di Siena, su richiesta dell'ente, ad attivare la procedura d'individuazione della società cui attribuire il titolo sportivo per la partecipazione al campionato di Eccellenza 2023/2024.
E tutto ciò, si legge infine nella sentenza, in quanto “la ricorrente avrebbe dovuto prima adire gli organi della giustizia sportiva e, soltanto successivamente, il giudice statale”.
"Il Comune di Siena e Siena Fc accolgono con soddisfazione la sentenza della sezione prima ter del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio relativa ai ricorsi presentati da Acr Siena, che ha in parte respinto e in parte dichiarato inammissibili il ricorso e i motivi aggiunti". Lo sottolinea in una nota il comune di Siena, pronto a far ripartire il calcio cittadino dalle serie inferiori ma con certezze e progetti chiari e ambiziosi.
"Siamo soddisfatti - dichiara il sindaco di Siena Nicoletta Fabio - dopo lunghi mesi di incertezza e di criticità, in cui l'amministrazione ha agito nel pieno rispetto delle regole e a difesa della città. Respingendo tutti i ricorsi presentati da Acr Siena, il tribunale ha di fatto segnato un passo decisivo".
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