Di carlo cerca la soluzione. Ascoli, che digiuno. In mediana si soffre
L’Ascoli di Mimmo Di Carlo non va per molti motivi. Soprattutto per il rendimento del reparto difensivo che continua ad...
L’Ascoli di Mimmo Di Carlo non va per molti motivi. Soprattutto per il rendimento del reparto difensivo che continua ad essere da bollino nero, data la scarsa assistenza dei mediani nel dare un contributo utile a respingere gli assalti avversari. Anche nel derby contro la Vis Pesaro (1-1) i bianconeri hanno confermato di avere delle serie lacune all’interno dell’organico e dei limiti preoccupanti sotto l’aspetto tecnico e caratteriale. A centrocampo l’assenza di un vero palleggiatore e di un paio di interdittori capaci di fare legna recuperando i palloni necessari, quando serve anche con le cattive, stanno creando non pochi problemi al nuovo tecnico del Picchio. Soprattutto nello sviluppo di determinati principi e di una manovra fluida che ad oggi resta non pervenuta. Gli errori in fase di costruzione dal basso e nel fraseggio adesso sono diventati una faccenda seria. Senza questi fattori sarà molto difficile riuscire ad imporre i propri ritmi e mettere in difficoltà tutti gli altri che invece, arrivati a questo punto del campionato, hanno trovato una certa identità di gioco. Oltre alla grande fatica che Varone, Bertini, Bando, Campagna e altri stanno facendo con la palla tra i piedi, va evidenziato quanto troppo spesso gli stessi mediani si trovino a mostrarsi inabili nel riuscire a contrastare i centrocampisti avversari o spezzare il gioco quando serve farlo. Al Benelli nomi come quelli dell’ex Paganini, Di Paola e Orellana, tolta la prima buona mezz’ora dell’Ascoli, sono poi riusciti a fare il bello e il cattivo tempo. Le loro occasioni create sono state di gran lunga superiori a quelle avute dal Picchio. Basti pensare ai diagonali velenosi di Orellana e Di Paola, il palo colpito su punizione da quest’ultimo grazie all’intervento di Livieri, il pallonetto di Paganini. Oltre al gol trovato e anche più svolte sfiorato da Cannavò. Alla fine la Vis ha letteralmente surclassato l’Ascoli che ora domenica prossima al Del Duca (ore 19.30) dovrà per forza battere il Gubbio.
L’obbligo di tornare a vincere è ormai un obiettivo ricercato, e non trovato, da settimane. Sicuramente per accrescere le possibilità però si dovranno limitare i danni dietro dove le prestazioni di reparto restano allarmanti. La porta di Livieri non resta imbattuta da quell’ultimo successo ottenuto col Milan Futuro (0-2). Da lì in poi sono stati ben 16 i gol incassati nelle 11 successive gare. Le stesse coincidenti con il drammatico digiuno di vittorie. Cambiando interpreti di partita in partita, e nell’ultima occasione le scelte di Menna terzino e Tavcar si sono rivelate disastrose, il rendimento non ha prodotto un miglioramento della situazione. Senza sistemare bene la linea difensiva resterà parecchio complicato fare punti, visto che davanti da Carpi in poi (2-2) non si è riusciti a segnare più di una rete a partita. Qui Corazza continua a predicare ne deserto.
Massimiliano Mariotti
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