Bizzarri, il doppio ex: "Fa male vederla così": "Il Campobasso? Per la Spal è alla portata"

L’ex bomber biancazzurro oggi è un collaboratore nel sorprendente Pineto: "Una società esempio anche per realtà più importanti"

di STEFANO MANFREDINI
20 febbraio 2025

Spal e Campobasso si sono affrontate soltanto due volte in assoluto, e in entrambe le occasioni l’hanno spuntata i molisani. Il poker incassato dai biancazzurri nel match di andata lo ricordiamo tutti, mentre l’altro incrocio risale all’agosto 1987, quando in Coppa Italia la squadra di Cella fu sconfitta di misura dal Campobasso di un certo Mino Bizzarri, che all’epoca aveva appena compiuto 20 anni. "Quella stagione poi me ne andai poco dopo da Campobasso: arrivavo dalla Sanremese e avevo bisogno di giocare con continuità, così accettai la proposta della Nocerina e fu la svolta della mia carriera – spiega il doppio ex –. Il motivo principale della mia partenza fu quello ma dico la verità: da Campobasso me ne sarei andato ugualmente, perché non mi sentivo a mio agio e la città non mi piaceva".

Sta seguendo il campionato di serie C? "Eccome, sono una sorta di collaboratore esterno del Pineto e seguo diverse partite. Domenica scorsa per esempio ho visto proprio il Campobasso contro la Ternana: i molisani hanno fatto bottino pieno, non senza un pizzico di fortuna. È una squadra di categoria, rognosa, ma niente di speciale. Il principale punto di forza dei rossoblù è il proprio campo di casa: in trasferta non è lo stesso Campobasso, e la Spal deve sfruttare questo fattore".

La squadra di Baldini però deve vincere a tutti i costi e avrà tutta la pressione sulle proprie spalle. "Questo è chiaro, d’altronde quando ci si ritrova in una situazione del genere l’unica via d’uscita si chiama vittoria, possibilmente dando continuità nelle gare successive. I punti di distacco dalle squadre che la precedono cominciano ad essere parecchi: è vero che la Lucchese può saltare da un momento all’altro, ma non saprei davvero su chi può fare la corsa la Spal".

È pessimista? "L’ho vista davvero male, una sofferenza per chi come me è legato a quei colori. A Ferrara ho lasciato il cuore: a parte il clima, amo ogni cosa della vostra città, e vedere la Spal rischiare la retrocessione nei dilettanti è un colpo basso che i tifosi biancazzurri non meritano".

Fa un certo effetto vedere il Pineto a +14 sulla Spal... "Il Pineto è una bella realtà, che si sta consolidando in Lega Pro con idee e programmazione. La squadra è giovane, con tanti giocatori di proprietà interessanti: era partita male, ma adesso con mister Tisci si è risollevata molto bene. Il mio futuro? Mi piacerebbe lavorare coi giovani".

Stefano Manfredini

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