Il commento: serve restare sul mercato per incidere in profondità. Errori individuali pesanti e poco coraggio nel fare i cambi
Male, male, male. E non per una sconfitta sul campo della terza forza del campionato, che ci poteva anche stare,...
Male, male, male. E non per una sconfitta sul campo della terza forza del campionato, che ci poteva anche stare, né per la prestazione, abbastanza buona per un’ora prima che l’uno-due firmato Lisi (assist e gol) ribaltasse il risultato. Male perchè la Spal torna alla sconfitta dopo lungo tempo dando la sensazione di averla fabbricata con le proprie mani, quando poteva accarezzare un risultato di prestigio prezioso per una classifica sempre più asfittica.
C’è una serie di firme biancazzurre, sulla vittoria che nel giro di centottanta secondi ha virato in sconfitta. La prima è quella di mister Colucci. Nel dargli atto - non tutti lo fanno, ma è realtà - di aver messo un tampone nella fase in cui la Spal era senza giocatori e di aver restituito alla squadra una tonicità prima assente rendendola squadra - l’allenatore al "Curi"non ha avuto coraggio. Non ha inserito subito Zilli a fare a sportellate coi tre colossi della difesa di casa. Ma non lo ha inserito nemmeno nell’intervallo, quando era ben chiaro che i suoi stavano subendo troppo l’iniziativa del Grifo, che nel finale di primo tempo aveva possesso di palla totale.
Zilli non è Van Basten, ma sarebbe servito per lottare da pari a pari davanti, per qualche sponda (Antenucci di testa non l’ha mai presa) e soprattutto per far respirare la Spal prendendo qualche fallo in modo da allentare un assedio sempre più spinto all’area di Del Favero, ancorché sterile. Così mentre Formisano andava a vincere con tre cambi e soprattutto col match-winner Lisi, Zilli entrava sull’1-2, subito guadagnando due delle punizioni "difensive" che sarebbero state utilissime sull’1-0. Se si ricevono rinforzi allenati, poi bisogna farli giocare, altrimenti ciao. Non è tutto qui, però. Bruscagin - utilizzato all’ultimo per un problema muscolare in riscaldamento di Fiordaliso, così come Del Favero per Alfonso - non può regalare quella palla a Lisi, da cui nasce poi il gol del pari. Antenucci prima di lui aveva sprecato malissimo il 2-0 che poteva anche chiudere la partita. Del Favero infine dopo qualche buon intervento ha compromesso sul corner del terzo gol ogni speranza di potersi riproporre. La sconfitta di Perugia conferma che la società deve restare sul mercato incidendo ancora in profondità. Un portiere è urgentissimo, fermandosi anche Alfonso. Un attaccante esperto anche, perché a Perugia il gol è giunto al solito da palla inattiva, e mai arriva su azione. Ma la Spal continua a essere drammatica pure sui terzini, e continuare a ignorarlo sarebbe colpevole. Intanto si va al match con la Juve all’insegna del vincere o morire, e non è certo buona cosa.
Mauro Malaguti
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