In uscita solo Thiam e Rao hanno mercato oggi. La Mantia verrà prestato in B. Ma sono tanti i nodi da sciogliere

Attacco spuntato, con la questione Antenucci, e centrocampo poco dinamico: lì si dovrà operare.

8 luglio 2024
La Mantia verrà prestato in B. Ma sono tanti i nodi da sciogliere

La Mantia verrà prestato in B. Ma sono tanti i nodi da sciogliere

Ci sono subito un paio di nodi gordiani da sciogliere, per il direttore Casella. Anzi, sono tre, perchè il primo e più importante riguarda il capitolo cessioni. Con 39 giocatori a contratto e il problema di doverne muovere in uscita prima di procedere a rinforzi, non sarà facile liberare spazi. Se molti giovani che si affacciano ora possono essere prestati per in giro, sarà un’impresa muovere i pezzi da novanta. La Mantia verrà prestato in B con partecipazione della Spal allo smaltimento del maxi-ingaggio, e probabilmente Thiam un acquirente potrà trovarlo. Ma poi? Per il resto solo il giovanissimo Rao ha mercato oggi. Gli altri due nodi sono in attacco e a centrocampo. Oggi Dossena ha duei primi due compiti evidenti: l’attacco è quello spuntato dell’era-Colucci, e il centrocampo è ben lontano dal dinamismo che il tecnico richiede per il suo 4-3-3. Di Carlo ha trovato modo con quel 4-2-4 di far convivere Buchel e Carraro come mediani davanti alla difesa, anche grazie al colossale apporto di corsa di Dalmonte: ma non sarà possibile replicare la cosa se si desidera un centrocampo che stantuffi assai. Se nessuno dei due registi partirà, è facile che uno finisca per diventare l’alternativa all’altro, col supporto di due interni intensi e da corsa. Avesse altri piedi, Collodel potrebbe fare al caso. E il nome di Tumbarello che esce dal contratto con la Lucchese, tra i tanti fin qui comparsi, sembra il più sensato, perchè il giocatore è dinamico e al tempo stesso educato tecnicamente. In questo senso, dovranno poi essere d’aiuto Contilano, Nador e Parravicini.

Davanti, come si diceva, senza Zilli, Dalmonte e Petrovic andrà rifondato l’organico con due pedine adatte al tridente. Antenucci non è né centravanti né esterno d’attacco, e rischia di trovare poco spazio nel modulo di Dossena, se non come alternativa a partita in corso quando si volesse cambiare modulo. Sarà Mirco, cuore di Spal, a dover fare valutazioni con l’allenatore e decidere cosa sia meglio per lui: anche perché, quando dovesse smettere in buon accordo con la società, gli si spalancheranno le porte da dirigente. Visto che Dossena vuole esterni a piede invertito, a sinistra potrebbe sentirsi garantito dall’accoppiata D’Orazio-Rao se quest’ultimo non parte. Gli serviranno un 9, anzi due, e una soluzione mancina sull’altra ala. Il nome di Bariti, 32 anni e pochi gol, non sembra scaldare i cuori. Come centravanti, poi, Corazza lascia Cesena, ma ha un ultimo anno di ingaggio non piccolo: piacesse a Dossena e si potsse spalmare, chissà… Anche se il più adatto al 4-3-3 sarebbe l’altro cesenate Ogunseye, già trattato dalla Spal a gennaio e a sua volta in uscita dalla Romagna.

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