Melgrati, Bachini, Radrezza e Karlsson. Spal, quante delusioni fin qui dal mercato

Awua ha passato più tempo in infermeria che in campo, El Kaddouri non ha convinto. Doveroso aspettarsi molto di più nel ritorno

di Redazione Sport
12 dicembre 2024
Radrezza è stato fin qui una delle principali delusioni spalline (Foto Bp)

Radrezza è stato fin qui una delle principali delusioni spalline (Foto Bp)

La rivoluzione estiva compiuta dal direttore sportivo Casella e mister Dossena non sta producendo gli effetti sperati. Anzi, sono proprio i giocatori pescati sul mercato a deludere maggiormente le aspettative della piazza, e pure di chi li ha scelti con la convinzione di poter far ruotare attorno a loro la nuova Spal. Non c’è reparto in cui non sia presente almeno un potenziale big che ha steccato più o meno clamorosamente la prima parte di stagione in biancazzurro. Tra gli innesti del mercato estivo si salva certamente Mignanelli, decisivo con una doppietta sul campo del Legnago Salus e più in generale tra i giocatori più continui in assoluto. Tra alti e bassi, stanno fornendo il proprio contributo anche Calapai e Zammarini, punti fermi per l’allenatore sulla fascia destra e in linea mediana.

Ma da due giocatori col loro curriculum ci si può aspettare qualcosa di più. Le principali note dolenti però sono altre. Partiamo tra i pali, dove Melgrati aveva cominciato la stagione con la certezza di essere il portiere titolare e invece in seguito a una serie di prestazioni negative si è visto superare nelle gerarchie da Galeotti. Il perno della difesa doveva essere Bachini, finora oggetto misterioso a causa di una fascite plantare che lo costringerà a restare fuori almeno fino alla pausa natalizia. Sottini ha avuto a disposizione diverse opportunità per dimostrare il proprio valore, ma non le ha mai sfruttate a dovere. E adesso si ritrova ai box per infortunio.

Anche nella retroguardia alla fine i giocatori più affidabili si stanno rivelando quelli che mister Dossena si è ritrovato in casa, da Arena a Bruscagin, e soprattutto Bassoli che in assoluto è il centrale che sta fornendo maggiori garanzie. A centrocampo Awua ha disputato qualche gara incoraggiante, ma ha passato più tempo in infermeria che in campo, mentre il giudizio su El Kaddouri – che potenzialmente è un giocatore di categoria superiore – non può prescindere dalla sciocchezza commessa a Pontedera. È Radrezza però la principale delusione della zona nevralgica del campo, il giocatore che doveva rappresentare il faro della Spal e che invece finora è l’ombra del regista ispirato ammirato nelle precedenti esperienze. In attacco, Bidaoui praticamente è non pervenuto, mentre Karlsson è andato a segno due volte (in occasione di altrettante sconfitte) facendo tante volte indispettire i tifosi, che si sono dovuti aggrappare all’eterno Antenucci. Anche il gigante islandese ha dovuto fare i conti con gli infortuni, anzi è ancora out e non rientrerà a breve. Da tutti questi giocatori che dovevano comporre la spina dorsale della Spal è lecito aspettarsi molto di più.

Stefano Manfredini

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