Spal, alta tensione: gli ultras in campo

Il blitz all’allenamento a porte chiuse. Insulti e petardi, le immagini alla Digos. La società: "Condanna"

di STEFANO MANFREDINI
16 febbraio 2025
Momenti di tensione ieri, durante l’allenamento di Baldini (Foto d’archivio)

Momenti di tensione ieri, durante l’allenamento di Baldini (Foto d’archivio)

Alta tensione al centro sportivo Fabbri, dove ieri pomeriggio un gruppo di circa 50 ultras ha raggiunto la squadra di Baldini che stava effettuando l’ultima seduta prima della gara casalinga col Rimini. Nonostante l’allenamento fosse a porte chiuse (come tutti quelli della settimana), i supporters sono riusciti a varcare i cancelli di via Copparo, contestando duramente la Spal per l’ennesima stagione deludente. Un fuori programma che Antenucci e compagni non si aspettavano e destinato ad alimentare la pressione sulle spalle dei giocatori in vista del confronto coi romagnoli di oggi e più in generale di un rush finale nel quale i biancazzurri sono chiamati a scongiurare un’umiliante retrocessione.

Ma cos’è accaduto? Sul campo 1 era in programma una partita del settore giovanile, e proprio dalla tribunetta del terreno di gioco in erba sintetica sarebbe stato girato il video che ha ripreso l’irruzione degli ultras a lato del campo 2 e la successiva colluttazione con giocatori e componenti della staff, separati dalla rete di recinzione. Sono volati insulti, inoltre sono stati lanciati petardi e pure alcuni oggetti. Una brutta scena, con la situazione che sarebbe degenerata in seguito alla reazione dei tesserati biancazzurri alle parole pesanti pronunciate nei loro confronti dai supporters.

Dopo alcuni minuti gli ultras hanno lasciato il centro sportivo Fabbri, e la situazione è tornata alla normalità senza conseguenze. I video sono finiti sul tavolo della Digos, che adesso valuterà eventuali azioni da prendere. In serata è arrivata la dura condanna della società per "l’intrusione e i conseguenti tafferugli" durante l’allenamento e "provocati da un gruppo di “tifosi“". La società, si legge in una nota, "esprime il proprio rammarico e condanna fermamente comportamenti come questi che vanno contro ogni principio di rispetto e sicurezza". Pur comprendendo "il malcontento e la delusione per i risultati finora ottenuti, il club afferma che tali gesti non sono mai giustificabili". Infine la società, "che si riserva di procedere alle necessarie azioni legali", conclude di essere in costante collegamento con le autorità competenti per "fare chiarezza sull’accaduto e garantire che simili episodi non si ripetano".

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