Spal, davanti quante occasioni sprecate. Le reti di Rao e Karlsson segnali incoraggianti
Con queste amnesie difensive ricorrenti, un gol non basta per vincere le partite. Dossena lavora per aumentare la produzione offensiva
Se la rabbia della stragrande maggioranza dei tifosi della Spal si è scatenata nei confronti della difesa e – più in generale – di chi non è riuscito a liberare l’area nell’ultimo assalto della Pianese sugli sviluppi di un corner, il principale rammarico di mister Dossena è stato un altro. Aver sciupato tante occasioni da rete, che in condizioni normali avrebbero consentito alla sua squadra di arrivare nel finale di gara con almeno due gol di scarto. Il tecnico non ha puntato il dito sui suoi attaccanti, prendendosela con la sfortuna e una decisione arbitrale che ha negato ai biancazzurri un rigore. Ma è evidente che rispetto alle prime giornate qualcosa davanti si è inceppato. Chiariamo subito che non è una questione di modulo, perché le polveri delle punte hanno iniziato a bagnarsi diverse partite prima della decisione di cambiare assetto. Anzi, nelle ultime due gare si sono verificati progressi incoraggianti sotto il profilo della produzione offensiva, che non riesce però a essere concretizzata a dovere. I motivi sono molteplici: si va dalla cattiva sorte che ha tirato in ballo l’allenatore a un momento particolare della stagione che certamente toglie serenità ad Antenucci e compagni.
Certi meccanismi poi vanno registrati a dovere, del resto passare da tre a due punte cambia il modo di attaccare e la Spal gioca in questo modo soltanto da due settimane. Indietro non si torna, perché l’equilibrio garantito dal 3-5-2 ha dato a tutti la sensazione di una Spal che finalmente ha imboccato la strada giusta. Come ha sottolineato mister Dossena però non è possibile comandare una partita in lungo e in largo come quella con la Pianese e realizzare soltanto un gol. Un gol al passivo purtroppo a volte si deve mettere in conto – soprattutto con la Spal di quest’anno –, ma certe partite bisogna chiuderle prima. Un po’ come accaduto nelle gare con Sestri Levante e Carpi, quando gli avversari hanno trafitto Melgrati una volta restando però a bocca asciutta. Una curiosità: quelle due partite sono state le uniche giocate con un minutaggio significativo da El Kaddouri, un giocatore che in linea mediana abbina equilibrio e qualità aumentando in maniera esponenziale il livello della squadra. Da quando il marocchino si è fatto male, la Spal ha segnato appena quattro gol in sette partite, e a quanto pare bisognerà fare a meno di lui ancora per un po’. Una piccola inversione di tendenza però si sta intravedendo: Karlsson e Rao nelle ultime giornate sono andati a segno e Antenucci è pronto a tornare a graffiare. Nel Dna di mister Dossena si vince soprattutto segnando un gol più dell’avversario, e la Spal deve tornare gonfiare la rete con continuità. Anche col 3-5-2.
Stefano Manfredini
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