Spal, dieci arrivi e oltre venti partenze. Ma il mercato di Casella non è ancora finito

Della vecchia squadra soltanto Arena e Rao sono dei potenziali titolari, mentre Nador farà comodo nelle rotazioni

2 settembre 2024
Spal, dieci arrivi e oltre venti partenze. Ma il mercato di Casella non è ancora finito

Il centrale Arena, uno dei punti fermi di questa Spal (Foto Business Press)

Quello che è accaduto nelle ultime ore di trattative ha inevitabilmente condizionato il giudizio complessivo del mercato della Spal, che fino al 29 agosto si stava sviluppando secondo i piani del club di via Copparo. Al netto di tutti i problemi riscontrati per riuscire a cedere gli atleti coi contratti più pesanti (Buchel per esempio è rimasto sul groppone). Come è noto, la campagna acquisti biancazzurra è da considerarsi ancora aperta, ma vediamo quali sono state le modalità di intervento del direttore sportivo Casella dal giorno del suo insediamento alla deadline del 30 agosto.

Dovendo fare i conti con un numero enorme di giocatori sotto contratto (quasi 40), il dirigente arrivato dalla Pro Vercelli ha deciso di concentrarsi innanzitutto sulle cessioni degli atleti che non rientravano nel progetto tecnico di mister Dossena o nei parametri economici della società.

Uno dopo l’altro, se ne sono andati i vari Carraro, Rabbi, Puletto, Contiliano, Alfonso, Thiam, Maistro, Del Favero, Collodel, Rosafio, La Mantia e Tripaldelli, giusto per citare i nomi più significativi. Complessivamente, considerando pure alcuni giovani nel giro della prima squadra, sono state concretizzate oltre 20 operazioni in uscita! Un numero davvero considerevole, che di solito richiede almeno un paio di sessioni di mercato per essere effettuato. Se il bilancio in uscita è sicuramente da considerarsi soddisfacente, quello in entrata può essere fotografato come un intricato gioco a incastri che il direttore sportivo Casella non è riuscito a completare in tempo utile.

Senza dubbio non soltanto per colpa sua. Sono 10 i giocatori ingaggiati dalla Spal, otto dei quali saranno titolari nello scacchiere di mister Dossena (Sottini e Ntenda almeno inizialmente dovrebbero essere delle alternative). Di questi, soltanto Ntenda è stato acquisito in prestito, ma con la possibilità di rilevarne il cartellino a fine stagione. Tutti gli altri sono stati presi a titolo definitivo e blindati con contratti biennali fino al 30 giugno 2026. Anzi, Sottini ha firmato addirittura fino al 2027. Di fatto, della vecchia Spal soltanto Arena e Rao sono dei potenziali titolari, mentre Nador farà comodo nelle rotazioni. Tutti gli altri, o se ne sono andati o sono delle seconde linee. Per completare la formazione titolare manca all’appello un’attaccante esterno di destra, oltre ad almeno altri due rincalzi dalla cintola in su. Altrimenti, a prescindere dal valore degli acquisti, la Spal non può essere competitiva.

Stefano Manfredini

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