"Spal, vietato piangersi addosso». Colucci: "Giocare al massimo senza momenti di sconforto»
"La maglia della Spal per alcuni a volte può diventare troppo pesante: sta a noi alleggerirla coi risultati. La squadra si sta difendendo bene ma deve migliorare negli ultimi metri quando arriva in zona gol".
Leonardo Colucci, qual è la situazione dell’infermeria?
"Recuperiamo Fiordaliso e Collodel che tornano nella lista dei convocati. Dobbiamo però valutare le condizioni di Maistro e Rao, usciti malconci dal campo in Coppa Italia".
Bassoli può giocare nuovamente dal primo minuto?
"Ci può stare, però bisogna vedere come sta perché ha giocato 90 minuti con la Lucchese. Gliene volevo concedere 70, ma le cose non vanno mai come si vorrebbe: non giocava da diversi mesi, ma è convocato e può essere della partita".
Qual è la ricetta per uscire dalla crisi?
"Non piangersi addosso e alzare l’asticella dell’autostima nonostante tutto, oltre a lavorare e non darsi per vinti. La mentalità deve essere questa: giocare al massimo delle nostre forze. Sappiamo di avere delle assenze pesanti e che i risultati non arrivano, però la squadra si difende bene e dobbiamo migliorare negli ultimi 25 metri".
Possiamo aspettarci ancora tanti giovani in campo?
"Se giocano è perché lo meritano. Abbiamo dei ragazzi che crescono giorno dopo giorno, poi se arriveranno risultati positivi aumenterà la fiducia".
La sorprende la striscia positiva del Pontedera?
"Conosco il mister: è una squadra organizzata, e i risultati le hanno dato fiducia. Sarà una partita tosta, dobbiamo recuperare energie nervose e fare un passettino in avanti rispetto all’ultima partita".
Come sta Antenucci?
"Mirco è l’unico ad aver sempre giocato in campionato, quindi era giusto farlo riposare in Coppa Italia. È un ragazzo che non molla mai, è sempre sul pezzo ed un esempio per tutti".
La squadra sta pagando le aspettative troppo elevate?
"Il nome Spal con una storia importante alle spalle ci rende orgogliosi. Questa maglia però può diventare pesante: dobbiamo alleggerirla con qualche vittoria. Si può risalire, io ci credo".
Vuole lanciare un messaggio ai tifosi?
"Ci seguono sempre, ci incitano dal primo all’ultimo minuto: a volte c’è sconforto, ma noi siamo i primi ad essere delusi. Tutti insieme ne verremo fuori, siamo una famiglia".
s.m.
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