Spalletti e quel sorriso ritrovato. Ricci e Tonali, Kean e Calafiori. L’Italia scopre un futuro migliore
Le prime due sfide di Nations League hanno regalato novità interessanti, conferme e riscoperte. Frattesi ormai è un titolare fisso, il 10 ottobre all’Olimpico si torna in campo contro il Belgio di Lukaku.
Che cosa resta, delle prime due partite dell’Italia di Spalletti dopo il disastro degli Europei? Soprattutto cose buone, verrebbe da dire, anche se prima di lasciare andare le briglie dell’entusiasmo di cose ne devono succedere ancora parecchie.
Però è un dato di fatto che gli azzurri abbiano centrato sia i risultati che i progressi tecnici. Andiamo con ordine.
Punti e morale. Dopo due giornate di Nations League l’Italia guida a punteggio pieno il proprio girone, con 6 punti. Seguono Francia e Belgio a 3, Israele a zero. Il calendario porterà l’Italia a ricevere il Belgio il prossimo 10 ottobre all’Olimpico di Roma, Israele a Udine il 14 ottobre, quindi trasferta a Bruxelles contro Lukaku il 14 novembre e chiusura in casa contro la Francia il 17 novembre a San Siro.
Le novità. Un nome in particolare si è imposto all’attenzione in queste prime due uscite, ed è quello del centrocampista del Torino Samuele Ricci, più a suo agio contro la Francia che lascia giocare, ma comunque capace di mostrare personalità anche contro Israele. I gol di Davide Frattesi non sono più una vera sorpresa, lo è il fatto che il centrocampista dell’Inter trovi più spazio in azzurro che in nerazzurro. Ma al momento per Spalletti è insostituibile.
I ritorni. Due nomi per motivi diversi hanno mostrato la capacità di riprendersi l’azzurro. Sandro Tonali, al rientro dopo la squalifica di dieci mesi, ha sfoggiato qualità che erano già note e una forma fisica invidiabile. Ma è importante anche il segnale mandato da Moise Kean, che sembra in giro da una vita, ma in fondo ha solo 24 anni. Tra Fiorentina e nazionale sta mostrando cose importanti.
Le conferme. Che Riccardo Calafiori fosse destinato ad essere una colonna del futuro era già chiaro anche durante l’Europeo, nonostante un autogol sfortunato. La partita gagliarda contro la Francia e paradossalmente quella mancata contro Israele hanno fatto capire quanto questo difensore moderno sia già insostituibile. Come lo sono già Bastoni e Dimarco peraltro.
In attesa. E poi ci sono i tanti assenti, per scelta o per forza. Gli infortuni e la mancanza di una preparazione vera hanno tenuto lontano giocatori come Scamacca e Chiesa, che torneranno sicuramente utili appena saranno a disposizione.
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