Spalletti vuole liberare il talento azzurro. Ricci e Fagioli nella mediana anti-Francia

Venerdì subito un duro esame in Nations: il ct riduce le gabbie tattiche e va avanti col 3-5-2. Chance per Zaccagni in attacco

di PAOLO GRILLI -
4 settembre 2024
Spalletti vuole liberare il talento azzurro. Ricci e Fagioli nella mediana anti-Francia

Samuele Ricci, 23 anni, mezz’ala del Torino

Cambiare cercando di non rinnegare se stessi. La nuova missione di Luciano Spalletti ha le sembianze di una insidiosa strettoia. Dopo gli Europei da incubo – ma il ct si limita a definire disastrosa solo la prestazione contro la Svizzera che ci è costata l’uscita – l’Italia vede l’esordio in Nations di venerdì contro la Francia come l’opportunità di ripartire lasciando alle spalle errori, incomprensioni, tensioni. Certo i Blues, pur privi di Camavinga, Tchouameni e Wesley Fofana, non rappresentano gli avversari migliori se uno deve darsi coraggio. Specialmente se si gioca, poi al Parco dei Principi.

Spalletti dice di aver imparato l’Euro lezione. Cercherà di mettere in campo una Nazionale meno mentalizzata sugli schemi e più spontanea, sempre tenendo fede, però, al sacro principio del pressing e della riaggressione. Bisogna subito incamerare punti nel ranking per rilanciare il sogno dei Mondiali, diventato ormai un tabù. Si vedranno nuovi interpreti, perché il rilancio deve essere serio.

Se in difesa i tre in campo dopodomani dovrebbero essere Gatti, Buongiorno e Calafiori, il centrocampo potrebbe portare novità. E’ in rampa di lancio Ricci, come mezz’ala creativa. Fagioli si candida a playmaker equilibratore, con Frattesi seconda mezz’ala. Sulle fasce, Cambiaso a destra e Dimarco a sinistra. In attacco, sale la quotazione di Zaccagni – il suo gol contro la Croazia a Euro 2024 resta forse l’unica cosa da tenere nel cassetto dei ricordi della spedizione – con Retegui prima punta obbligata.

Da valutare le condizioni di Kean, ieri a mezzo servizio a Coverciano, mentre non è escluso l’impiego di Raspadori a partita in corso.

Non si deroga dal 3-5-2, in ogni caso. E’ il modulo strutturalmente più coperto, ma la densità in mediana dovrà tradursi anche in qualità, mai disgiungersi dal dinamismo. Chissà se ci sarà spazio per Brescianini, alla prima chiamata in azzurro. Ed è forte la suggestione per il ritorno di Tonali appena rientrato dalla squalifica per le scommesse.

La Spagna ce l’ha insegnato: si vince con ritmo, verticalizzazioni, con più fonti di gioco senza gabbie tattiche. Il doppio regista, che fu a ben vedere anche un pilastro di gioco di Mancini, insegue proprio questo credo. Ma si naviga sempre un po’ a vista, dopo la caduta. La capacità di Spalletti non è in discussione, noi speriamo di non essere più quelli visti in Germania.

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