D’Angelo rimane l’allenatore dello Spezia. Il suo contratto sarà allungato fino al 2026
Il faccia a faccia di due ore con Macia ha partorito idee comuni sulla strada da seguire. Occhi puntati su Artistico e Distefano
Luca D’Angelo sarà l’allenatore dello Spezia per la stagione calcistica 2024-25. Salvo imprevedibili ripensamenti tra le parti, la condivisione del progetto tecnico sancito lunedì tra il mister e il responsabile dell’area tecnica Eduardo Macia, porterà alla fumata bianca a stretto giro, con le dichiarazioni ufficiali dei protagonisti a sancire la continuità tecnica. L’analisi dettagliata dei 39 atleti che, al 1° luglio, saranno tesserati con il club bianco (al netto di cessioni definite prima di quella data), ha portato D’Angelo e Macia a definire, di comune accordo, lo zoccolo duro di giocatori dai quali ripartire e gli obiettivi da raggiungere in sede di mercato. Il faccia a faccia di due ore tra lo spagnolo e l’abruzzese ha partorito idee comuni sulla strada da seguire per migliorare, nel prossimo campionato, la 15ª posizione della scorsa stagione, magari traguardando un piazzamento playoff. In queste ore Macia ha iniziato a parlare anche con Michelangelo Minieri, il procuratore di D’Angelo, riguardo il prolungamento del contratto al tecnico fino a giugno 2026. Una trattativa che coinvolgerà anche il presidente Philip Platek, in arrivo a Spezia. La volontà della società bianca è di inaugurare col tecnico pescarese un ciclo di crescita sportiva, nell’ambito di una sostenibilità economico-finanziaria che si intende perseguire. Tradotto, l’obiettivo di rinforzare la squadra con un portiere di riserva (a Zoet proposto l’allungamento del contratto), un terzino, un centrocampista e due attaccanti (occhi puntati su Artistico della Virtus Francavilla e Distefano della Fiorentina), confermando lo zoccolo duro di giocatori cardine della squadra (si cercherà di acquistare Nagy dal Pisa per una cifra inferiore a 1,2 milioni di euro e sarà riscattato Gelashvili dalla Dinamo Batumi per 650mila euro), dovrà contemperarsi con una sensibile riduzione dei costi e un budget limitato. Inevitabili dunque le cessioni di giocatori importanti, sacrificati per esigenze di contenimento dei costi: Nikolaou, Reca, Verde, eventualmente Salvatore Esposito se arriverà un’offerta congrua. Partiranno anche Muhl, Moutinho (in prestito), Serpe, Beck, Cugnata, Corradini, in aggiunta alle cessioni dei vari prestiti.
Dopo Strelec, ceduto per 1,2 milioni di euro allo Slovan Bratislava, ieri Macia ha trovato l’accordo di massima per la cessione di Bartlomiej Dragowski al Panathinaikos per 2,2 milioni di euro, dei quali 100mila euro da versare nelle casse della Fiorentina, con una plusvalenza di circa 400mila euro. Per Zurkowski all’Empoli si tratta ad una cifra inferiore ai 5 milioni di euro pattuiti originariamente (si parla di 3 milioni); sarà poi la volta di Holm all’Atalanta per 8,5 milioni di euro. Nelle intenzioni del club anche la cessione di Bastoni, mentre è probabile il dirottamento in prestito di Antonucci. Il tesoretto derivante dalle vendite sarà utilizzato in gran parte per la gestione, ma anche per gli investimenti sopra elencati. A margine da segnalare l’incontro in un locale del centro tra Macia e Carlo Osti, amici da vecchio tempo, che non porterà però a un eventuale inserimento dell’operatore di mercato ex Samp in seno al club bianco. In città avvistato anche l’ex allenatore aquilotto Nenan Bjelica, passato a salutare alcuni amici. Infine, in base alle regole stabilite dalla Lega di Serie A, cambiate rispetto al passato, lo Spezia incontrerà in Coppa Italia la Salernitana nel match valido per i 32° di finale, che si disputerà, prima di Ferragosto, all’Arechi. In caso di passaggio del turno le Aquile potrebbero incontrare l’Udinese ai sedicesimi di finale e gli ottavi l’Inter.
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