Diciassette punti conquistati in dieci partite. Lo Spezia ora ha una media da sesto posto

Non sarà spettacolare, ma adesso la squadra è solida e può puntare con fiducia ad un rush finale che spenga finalmente un incubo

3 aprile 2024
Diciassette punti conquistati in dieci partite. Lo Spezia ora ha una media da sesto posto

Diciassette punti conquistati in dieci partite. Lo Spezia ora ha una media da sesto posto

Una Pasquetta carica di speranza. Anzitutto per il tifoso colpito da infarto, salvato dopo un estenuante massaggio cardiaco durato circa mezz’ora nel gelo di uno stadio silente, che si è poi sciolto in un applauso collettivo quando l’uomo è stato portato in ospedale. A tal proposito va sottolineato il gesto molto bello dei tifosi ascolani, che hanno tolto gli striscioni in segno di solidarietà. Ma è un dì di festa pieno di speranza anche per gli Aquilotti, con Hristov che, come all’andata, si conferma bestia nera dei marchigiani e con un gol pesantissimo nobilita un’ottima prestazione. Ortodosso, Hristov festeggerà la sua Pasqua alla prima domenica di maggio, ma si è portato avanti regalando un sorriso ai fedeli spezzini, tantissimi anche lunedì, che nel corso dell’annata non hanno avuto molti motivi di soddisfazione.

Comunque vada, un plauso va fatto al mister D’Angelo, che ha raddrizzato una barca che aveva ottime probabilità di affondare e lo ha fatto non una, ma almeno due volte: proprio dalle vittorie con Bari e Ascoli all’andata era cominciato un primo tentativo di riscossa, vanificato dallo sbandamento totale del gruppo a seguito delle vicende di mercato. Una volta ottenuti giocatori degni della categoria, il tecnico ha dato continuità, una delle sue peculiarità in cadetteria. Diciassette punti in dieci partite, da Pisa in poi, con una sola sconfitta, valgono allo Spezia il sesto posto parziale, una posizione da play-off a cui la squadra avrebbe potuto senz’altro puntare se ci fosse stato più tempismo nelle scelte.

Ma ora c’è una salvezza ancora tutta da conquistare e un Lecco assolutamente da battere, avversario apparentemente facile ma in realtà molto pericoloso perché gioca senza più niente da perdere, essendo ormai virtualmente retrocesso. Uno Spezia solido, che ha lavorato bene durante la pausa e che ha vinto nettamente contro un avversario che si giocava anch’esso la pelle. Poche modifiche ma essenziali rispetto a Reggio Emilia: Vignali esterno destro e Bandinelli incursore a sinistra, col risultato che la squadra è apparsa molto più dinamica.

Le fasce costantemente messe sotto pressione da Elia e Vignali, con un Bandinelli in più nel motore, Falcinelli importantissimo nell’amministrare palloni, conquistando ogni volta decine di metri nell’obbligare al fallo i difensori, con Verde triplicato che favoriva gli inserimenti dei compagni, con Nagy ed Esposito dighe quasi impenetrabili nel mezzo, lo Spezia ha sostanzialmente dominato la partita e il punteggio è bugiardo, considerate anche le due prodezze di Vasquez su Verde e soprattutto Vignali che avrebbe meritato la doppietta. Non sarà spettacolare, ma ora la squadra è solida, da Zoet in su, e può puntare con fiducia ad un rush finale che spenga un incubo che l’accompagna da tutta la stagione.

Mirco Giorgi

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