I MOTIVI. L’impegno c’è stato. Poi però è arrivata la paura di vincere

Lo Spezia ottiene un pareggio contro il Lecco, nonostante le critiche. L'importanza dei punti conquistati e la solidarietà verso Salva Ferrer. Problemi in attacco da risolvere.

7 aprile 2024

Dai, su, non storciamo troppo il naso per il pareggio dello Spezia. Addirittura abbiamo letto (ma anche ascoltato con le nostre orecchie a fine gara) di scarso impegno e scarse qualità. Evitiamo, grazie. Perché si tratta comunque del 18° punto nelle ultime 11 gare, dove si è perso una sola volta. Contro una squadra, il Lecco che, pur con la forza della disperazione, ma anche solo con la voglia di lasciare la tanto agognata (e presto, salvo imprevisti, abbandonata) Serie B, nel migliore dei modi. Insomma, superarla non era poi così facile. Soprattutto se, ad un certo punto, ti viene la paura di farlo. Mentalità, concentrazione, umiltà. Concetti che continuiamo a ribadire. Concetti cari ad un ragazzo che è venuto a vedere la partita del suo club: Salva Ferrer (nella foto), in prestito a Cipro, alle prese con un problema di salute con il quale sta lottando con tutto se stesso. A lui va un abbraccio grande da parte di tutti noi, così come è stato al Picco, con il lungo applauso tributato (e un coro dalla Curva Ferrovia). Altro problema dello Spezia – questo sì, tangibile a prescindere – è quello dell’attacco. Falcinelli e Pio Esposito sembrano sempre lontanissimi dal poter esultare, mentre Moro è apparso, nei pochi minuti che gli sono stati regalati, decisamente più in palla. La frase che ci fa tirare un sospiro di sollievo è di D’Angelo: "Di Serio, da giovedì, riprenderà ad allenarsi".

Marco Magi

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