I motivi. Nei momenti di crisi serve il supporto di tutto lo stadio
Lo Spezia ottiene risultati positivi ma manca il sostegno costante dello stadio, evidenziato durante un momento critico della partita contro il Cittadella. Il tifo può fare la differenza.
Cosa manca ancora ad uno Spezia che ottiene 4 risultati utili consecutivi (8 i punti ottenuti) e condito, per l’occasione, da un poker di gol che mancava da quasi tre anni? Il supporto costante dello stadio. I sudori freddi che sono arrivati ai calciatori dopo il pasticcio difensivo tra Nikolaou e Muhl (a cui si è unito pure Zoet) e che ha portato un Cittadella inerte, in 9 uomini, con il fiato sul collo dei ragazzi di D’Angelo, si sono rapidamente allargati agli spalti. Un silenzio paradossale, come se tutto si fosse già sgretolato o come se stesse per accadere l’ennesima ineluttabile (contro)rimonta. E invece no, lo Spezia era lì, sempre con due uomini in più, in vantaggio comunque di una rete, con tante frecce nell’arco. Ma in difficoltà. Qualche coro dalla Curva Ferrovia contro altre compagini o le forze dell’ordine, ma non il sostegno che ci sarebbe voluto in un momento psicologico complesso dei giocatori. Sappiamo che, sicuramente, quei momenti di incertezza, che hanno caratterizzato lo Spezia, in ogni passo di questa stagione, capiteranno ancora. Quindi, è in quel momento che le voci, da tutti i settori (non solo da quello degli ultras) devono alzarsi con ancora più decibel, è in quel momento che la squadra ne ha più bisogno, è in quel momento che il tifo deve e può fare la differenza. Il Picco è il Picco, gli avversari lo sanno, dimostriamolo fino in fondo.
Marco Magi
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