Il coraggio di D’Angelo in cerca della vittoria. La svolta tattica per battere il SudTirol
Fuori Bertola per Pio Esposito, spostamento di Mateju in difesa con Hristov e Nikolaou e dirottamento di Verde a ‘quinto’ di destra
Se, come affermava Aristotele, il coraggio è la virtù delle virtù, mister D’Angelo lo personifica perfettamente. Non è passata inosservata la sua scelta coraggiosa e al tempo stesso rischiosa di cambiare l’assetto tattico della sua squadra all’inizio della ripresa nel match contro il Sudtirol, passando dal 3-4-2-1 iniziale ad un audace 3-5-2. Fuori Bertola per Pio Esposito (preferito a Moro), spostamento di Mateju al centro destra della difesa a fianco di Hristov e Nikolaou, dirottamento di Verde a ‘quinto’ di destra, con Bandinelli tornato nel suo ruolo naturale di mezzala. Tutte mosse azzeccatissime che hanno avuto l’effetto vincente di cambiare l’inerzia della partita. Detto che Bandinelli, a differenza di Jagiello (sabato scorso in non buone condizioni), ha fatto fatica a interpretare il ruolo di trequartista, D’Angelo ha optato, in corso d’opera, per uno Spezia con tre attaccanti puri, dando maggiore fisicità al reparto avanzato con l’inserimento di Pio Esposito a fianco di Falcinelli, esaltando al tempo stesso le qualità di Verde che dà il meglio di sé quando parte dalla destra per poi accentrarsi. È evidente che il talento napoletano non abbia nelle corde le qualità difensive, ma D’Angelo ha giustamente corso il rischio di proporlo in quel ruolo perché era una gara da dentro o fuori. Solo una vittoria contro gli altoatesini avrebbe consentito allo Spezia di restare in corsa per la salvezza diretta e così è stato. L’allenatore pescarese ha completato il cerchio della sua ottima lettura della gara con l’inserimento di Cassata in luogo dell’inamovibile Nagy. Un’altra soluzione coraggiosa, risultata fondamentale nell’economia della gara perché il santerenzino ha ‘spaccato’ gli equilibri del match con inserimenti di forza, uno dei quali decisivo. Il quadro tattico nel quale spazia D’Angelo appare, dunque, definito: il 3-4-2-1, in assenza di Di Serio, con Falcinelli terminale offensivo, Verde e Jagiello sulla trequarti, oppure il 3-5-2 nel caso si faccia riferimento alle due punte di peso (Falcinelli e Di Serio o, al momento, Falcinelli e Pio Esposito o Moro), con Verde dirottato sulla fascia destra.
Sarà, con ogni probabilità su questo duplice spartito tattico che lo Spezia si presenterà al ‘Mapei’ Stadium, con percentuali maggiori per un iniziale 3-4-2-1 che vedrà la riproposizione di Jagiello titolare sulla trequarti a fianco di Verde con Falcinelli di punta. In difesa sono certi della conferma Hristov e Nikolaou, in dubbio Tanco, costretto al forfeit sabato scorso per un risentimento (Bertola l’alternativa). A centrocampo certe le presenze di Salvatore Esposito e Nagy, con Mateju sulla destra e Elia sulla sinistra. Difficile l’inserimento di Reca dall’inizio stante il lungo periodo di inattività e la sua conseguente forma non ottimale. Sugli spalti dello stadio emiliano vi sarà anche il presidente Philip Platek.
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