Motta e Italiano, la Champions è ’spezzina’

Approdano nella massima competizione europea i due tecnici protagonisti sulla panchina delle Aquile. Promozione in A e salvezze .

9 giugno 2024
Motta e Italiano, la Champions è ’spezzina’

Motta e Italiano, la Champions è ’spezzina’

Una sfida Champions di Italiano e Motta...in salsa spezzina. Quando le note musicali della più importante competizione europea risuoneranno all’Allianz Stadium di Torino e al Dall’Ara di Bologna, con le telecamere a soffermarsi sui volti di Thiago Motta e Vincenzo Italiano, la mente dei tifosi spezzini, inevitabilmente, andrà alle imprese epiche realizzate dai due tecnici alla guida dello Spezia. Vincenzo Italiano ha scritto la storia in riva al Golfo, conquistando prima la promozione in massima serie dopo 95 anni di assenza e, a seguire, un’incredibile salvezza. Thiago Motta ha bissato l’impresa del predecessore confermando gli Aquilotti in Serie A con due giornate di anticipo, pur disponendo di un organico deficitario. Imprese immortali, con immagini di festa indelebili scolpite nella cuore e nella mente di tutti. L’affetto di gran parte degli spezzini per ’Vincenzo...Spezzino’, smaltite la delusione e l’amarezza per l’improvvisa separazione dallo Spezia, resta intatto, anche alla luce delle dichiarazioni di amore assoluto proferite a più riprese dal tecnico di Ribera al popolo bianco, con annesse scuse. Impossibile non fare il tifo per lui in questa avventura europea alla guida del Bologna, senza dubbio rischiosa per l’eredità pesantissima lasciata in Emilia da Thiago, ma stimolante e avvincente. Lo stesso coinvolgimento affettivo gli spezzini lo riserveranno a Thiago, che a Spezia riuscì a reggere il confronto proprio con Italiano, sfoggiando alla grande le sue abilità tecnico-tattiche e le sue capacità di compattare il gruppo.

Il tutto rispedendo al mittente due ventilati esoneri con le vittorie del cuore conseguite a Napoli e Genova, arruolandosi, a seguire, nella Hall of Fame con il capolavoro della salvezza realizzato a Udine. Un’impresa che non valse, incredibilmente, a Motta la riconferma da parte dello Spezia, nonostante la sua disponibilità a restare, con una sua email rimasta senza risposta. Un errore evidente da parte del club bianco perché da quell’addio iniziò un percorso che portò alla retrocessione in Serie B. Lo Spezia è, dunque, stato un trampolino di lancio per i due allenatori che qui sono cresciuti e si sono temprati alle difficoltà, perché davvero una salvezza in Serie A con lo Spezia equivale a una vittoria della Champions.

Fabio Bernardini

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