Non solo per gli ultimi arrivi di Nagy e Jureskin che erano con l’allenatore al Pisa. E’ una squadra rivoluzionata dal mercato. Mister D’Angelo ha avuto ’voce’ sulle scelte
Lo Spezia si sta rivoluzionando in vista della chiusura del mercato. Il tecnico D'Angelo sembra aver avuto un ruolo importante nelle scelte. Arrivano nuovi giocatori per rinforzare la squadra, ma manca ancora un vero bomber. Speranze per l'attaccante Pittarello. Il mercato delle cessioni deve essere gestito con più decisione. La rosa dovrebbe ridursi a ventisette giocatori.
Aspettando la chiusura del mercato stasera, sta uscendo uno Spezia piuttosto rivoluzionato. Era il minimo, vista la stagione disastrosa che è seguita a una retrocessione altrettanto devastante, frutto dei due mercati in entrata catastrofici. Quello che si chiedono tutti i tifosi è molto semplice: chi ha deciso queste scelte? Nessuno lo ammetterà, ma sembra che il tecnico Luca D’Angelo abbia avuto molta voce in capitolo, non solo per gli ultimi arrivi di Nagy e Jureskin, con lui a Pisa. Forse l’unica scelta ascrivibile in toto al direttore Macia è quella del centrale argentino Tanco, un 24enne che viene da un lungo periodo di emarginazione nella formazione riserve del Banfield. Sperando che non sia un bis di Musto, acquistato tramite videocassette da Varini, almeno arriva nell’unico reparto sufficientemente coperto della squadra e quindi c’è la possibilità di aspettarlo. Per il resto sono arrivati tre terzini, Vignali, Jureskin e Mateju, quest’ultimo tranquillamente utilizzabile in una difesa a tre; due centrocampisti, Jagiello e Nagy, con l’ungherese che si candida a prendere in mano le chiavi di centrocampo della squadra, per ora affidate a un assai deludente Salvatore Esposito; il secondo portiere Crespi e infine Falcinelli, un attaccante di manovra che ha subito fatto sentire i suoi benefici nella vittoria a Pisa. Tutti ruoli che erano scoperti, ma manca il bomber vero, quello che di qui alla fine possa garantire almeno un gol ogni due partite: tra le trattative spunta Pittarello, autore di una doppietta nell’1-4 a Cittadella che fece passare un pessimo Natale ai tifosi spezzini. Cifre alla mano, non pare un grandissimo goleador, ma dalla sua ha la fame di chi è arrivato quest’anno in B dopo anni e anni di gavetta tra D e C: potrebbe essere un profilo adatto, a patto che lo abbia chiesto D’Angelo, l’unico di cui la piazza può fidarsi. Sarebbe un mercato da dieci e lode se si agisse con più decisione sulle cessioni: dopo essersi venduti l’argenteria (Amian, Zurkowski e Dragowski, con la speranza per i due polacchi di avere lauti riscatti), fatto un opportuno dietrofront con Verde (qui bisogna ringraziare il tecnico mille volte), rescisso con Ekdal e ceduto in prestito Serpe (che noi avremmo tenuto), appurato che i vari Cipot, Moutinho, Krollis, Corradini e Muhl non servono e che Moro e Antonucci hanno profondamente deluso, ecco che la rosa scenderebbe a ventisette, compreso il nuovo bomber da prendere e i quattro infortunati, con Elia prossimo al rientro. Un numero giusto, che permetterebbe a quasi tutti di giocare, limitando al massimo i musi lunghi.
Mirco Giorgi
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