Soleri il bomber con...i guantoni. "Felice per il gol. In porta? Già fatto». Bertola e quella corsa sotto la curva

Il difensore Nicolò Bertola racconta l'emozione del gol vittoria al 101' contro il Cesena. Il tecnico D'Angelo elogia lo spirito di gruppo ma chiede miglioramenti. Soleri, autore del gol pareggio, sottolinea l'importanza della vittoria per la squadra.

di FABIO BERNARDINI -
3 settembre 2024
"Felice per il gol. In porta? Già fatto". Bertola e quella corsa sotto la curva

La formazione dello Spezia scesa in campo nel match vinto al ’Picco’ contro il Cesena, sotto i due allenatori Luca D’Angelo e Michele Mignani (foto. d’archivio)

Il boato degli ottomila del ‘Picco’ resterà impresso nella mente e nel cuore di Nicolò Bertola, ventunenne difensore aquilotto, autore del gol vittoria al 101’ contro il Cesena: "Ho provato un’emozione unica, io che solo qualche anno fa ero sotto la curva a fare il raccattapalle, mi vengono i brividi a pensarci. Siamo stati bravi a crederci fino all’ultimo spinti da un pubblico incredibile, sono pochi gli stadi che trasmettono una carica simile". "La partita non si era messa nel verso giusto - ha spiegato il difensore -, ma la squadra ha reagito e siamo contenti di aver portato a casa questa vittoria. Lavorare in una grande squadra porta a un miglioramento costante, si acquisisce esperienza, maturità e consapevolezza". Soddisfatto mister Luca D’Angelo per la vittoria e lo spirito di gruppo evidenziato dai suoi giocatori, meno per la qualità del gioco: "È stato un finale di gara bellissimo, la squadra ha dimostrato attaccamento e spirito. Abbiamo fatto un primo tempo non buono, il Cesena ci ha messo in difficoltà, ma nella ripresa la partita si è equilibrata e siamo riusciti a vincerla, anche se il risultato più giusto sarebbe stato il pareggio. Mi tengo stretto la forza del gruppo, quell’unità di intenti già radicata dallo scorso gennaio, non a caso la squadra è riuscita a restare in partita proprio per la capacità di soffrire". "Al di là di questi aspetti positivi - ha rimarcato il tecnico aquilotto -, contro il Cesena è stata la prima partita nella quale siamo andati in difficoltà, dobbiamo pertanto giocare meglio. Vado a casa molto felice per la vittoria, ma la prestazione dovrà tornare essere quella delle tre partite precedenti. Sono state quattro partite molto intense, la sosta arriva al momento giusto per recuperare giocatori importanti come Elia e Reca e inserire Colak. Siamo una squadra muscolare, abbiamo capito che la terza partita è quella più sofferente per noi". "Vincere in questa maniera ti dà forza morale - ha concluso l’Omone -, ma non mi sposta dall’obiettivo iniziale, ovvero la salvezza, poi vedremo cosa succederà. È bello essere primi, è giusto che i tifosi facciano festa, ma noi dobbiamo già pensare alla prossima partita". Al settimo cielo Edoardo Soleri, al suo primo gol al ‘Picco’ e, per nove minuti, anche nella veste di... portiere, per lui non peraltro non inedita. "Ho provato un’emozione bellissima, sono felice del mio gol perché è servito a pareggiare la partita e poi a vincerla. All’infortunio di Sarr ho indossato i guantoni perché da piccolo avevo giocato portiere. Vincere aiuta a vincere, ci dà convinzione e aiuta a essere felici. Siamo una squadra forte, c’è concorrenza in tutti i ruoli, siamo un gruppo molto unito, aver vinto all’ultimo minuto significa che noi ci crediamo sempre, anche grazie alla spinta dei nostri tifosi. La classifica è troppo presto per guardarla, dobbiamo stare con i piedi per terra. Con questa unità di intenti saremo una squadra fastidiosa per tutti".

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