Spezia al bivio: dicembre sarà fondamentale. A disposizione cinque gare per fare punti
Non c’è più tempo da perdere: i bianchi devono muovere la classifica per non arrivare già spacciati al mercato di riparazione .
Lo Spezia entra nel mese decisivo del suo campionato: fare bene a dicembre è una condizione preliminare indispensabile, senza la quale le speranze di salvezza crollerebbero prima ancora di affrontare il mercato di gennaio, nel quale ci sarebbero maggiori difficoltà a convincere giocatori ad arrivare al capezzale di una situazione disperata o a trattenere chi invece è ritenuto fondamentale alla causa. Dal punto di vista teorico, il calendario di qui alla sosta non aiuta: sabato arriva il Parma capolista, che ha una gran voglia di ripartire dopo aver collezionato un punto nelle ultime due partite. E’ un derby, può succedere di tutto, stavolta però c’è il Picco, elemento fondamentale venuto a mancare sia con la Reggiana, sia col Pisa, col risultato di un misero punto in due sfide sentitissime. Sia pur disastrato, con lavori che procedono alla massima lentezza, lo stadio spezzino può mettere pressione e aiutare la squadra in un’impresa che al momento sembra davvero ardua. Sabato 9 gli Aquilotti sono attesi ad Ascoli, campo tradizionalmente avaro, contro un’avversaria diretta nella corsa salvezza. Venerdì 15 l’anticipo nella probabile ghiacciaia notturna del Picco sarà contro il Bari, formazione attualmente nel limbo di metà classifica, possibilmente da coinvolgere nella bagarre per aumentare le concorrenti dirette. Infine, il ponte natalizio presenta due antagoniste al momento in piena corsa play-off, a partire dal solito Cittadella dei miracoli, costruito come al solito dal maestro Marchetti con quattro spiccioli e un monte ingaggi irrisorio, che ospiterà lo Spezia sabato 23. A stretto giro, martedì 26, il quasi derby col Modena che di certo sarà una grande battaglia. D’Angelo dovrà spingere questo Spezia, risicatissimo nei giocatori davvero competitivi per la categoria, a fare in cinque partite i punti totalizzati fin qui. La B è un campionato strano, dove crolli e resurrezioni sono all’ordine del giorno, basti guardare la classifica al giro di boa dello scorso anno, dove un relativamente tranquillo Brescia a quota 25 è retrocesso ai play-out dopo averne fatti solo 15 nel ritorno, il Benevento che girò a 22 è sprofondato nel ritorno chiudendo ultimo a 35, la Spal è uniformemente retrocessa con 20 punti all’andata e 18 al ritorno, così come il Perugia (19 e 20). C’è però il caso del Cosenza, ultimo a metà stagione con 17, arrivato ai play-out poi vittoriosi grazie ai 23 punti della fase discendente. Morale: per continuare a sperare lo Spezia deve avvicinarsi il più possibile a quota 20, ovvero 10 dei 15 punti in palio. Girare da quota 15 in giù significherebbe consegnarsi alla retrocessione con molto anticipo. Non c’è più tempo da perdere, a prescindere da chi si incontra.
Mirco Giorgi
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