Spezia-Cittadella: sfida cruciale al Picco per la corsa in Serie B
Lo Spezia affronta il Cittadella in una partita decisiva al Picco. Mister D'Angelo punta su fisicità e tecnica per vincere.
Barra dritta, contro vento, alla conquista del sogno. L’ammiraglia ‘Spezia’, guidata magistralmente dal comandante D’Angelo, è pronta a risolcare il mare tempestoso della cadetteria, per raggiungere mete ambiziose. Citando l’ex mister aquilotto Vincenzo Italiano, questa squadra può davvero interpretare il motto: "Nessun limite, solo orizzonti".
Oggi pomeriggio, al ‘Picco’ (ore 15), lo Spezia è chiamato a superare il primo dei cinque irti scogli che incontrerà da qui alla fine del mese. Al cospetto dei bianchi il Cittadella, che naviga nei marosi della zona retrocessione, ma che non va assolutamente sottovalutato perché ha nel dna l’animo tipico di una squadra battagliera di cadetteria.
Eloquenti le parole di mister D’Angelo che ha messo in guardia i suoi uomini dal rischio di prendere la partita sotto gamba: "La diversa classifica tra noi e loro non conta - ha ammonito -, dovremo fare una grande gara contro un Cittadella ostico, che gioca un calcio propositivo".
A dispetto dell’enorme gap in graduatoria tra i bianchi e i granata, con gli spezzini terzi a trenta punti, forti di una difesa di acciaio (la migliore del torneo con dieci gol subiti) e i veneti ultimi con tredici punti, il peggior attacco del campionato (10 gol fatti) e la seconda peggiore difesa (24 reti subite), il match odierno dovrà essere interpretato come la prima di cinque finali che si giocheranno prima della sosta di gennaio.
"Dovremo fare perno sulla nostra fisicità che è un nostro punto di forza - ha spiegato il tecnico aquilotto -, ma anche sulla tecnica. Sicuramente dovremo giocare da squadra, non puntare solo sul singolo".
Il mister abruzzese apporterà sicuramente qualche cambiamento nella formazione iniziale rispetto a quella vista all’opera a Palermo, fermo restando l’applicazione del sistema di gioco 3-5-2. Scontato, a guardia dei pali, l’impiego di Gori, con un trio difensivo composto da Wisniewski, Hristov e Mateju (in ballottaggio con Bertola), coadiuvati dai ‘quinti’ Elia e Reca. A dettare i tempi della manovra aquilotta sarà Salvatore Esposito, sorretto ai lati da Nagy e Bandinelli, mentre in attacco verrà riproposta la coppia Pio Esposito-Colak. Non convocati Sarr, Djankpata, Kouda e Vignali, questi ultimi due infortunati.
Attesi sugli spalti oltre settemila tifosi, in un ‘Picco’ che sarà, per l’ultima volta, monco della curva Ferrovia. Un handicap non da poco quello che gli Aquilotti stanno sopportando, ma che finalmente avrà una fine nel giorno di Santo Stefano, quando anche il settore più caldo dello stadio riaprirà i battenti.
Lo stesso mister D’Angelo ha rimarcato l’importanza di riavere un ‘Picco’ nella sua interezza: "Mi auguro che con il Mantova si torni ad aprire la Curva Ferrovia in modo da avere un ‘Picco’ pieno, perché non tutti possono contare su uno stadio così trascinante, con due curve, più gli altri settori che spingono tantissimo".
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