Spezia, occhi alla prossima stagione. Sarà un budget senza ’spese folli’. In arrivo soldi da alcune cessioni

Il presidente dello Spezia, Philip Platek, tornerà in Italia per pianificare il futuro del club con un budget sostenibile. Possibili cessioni e rinnovi contrattuali in vista per affrontare la prossima stagione di Serie B.

di FABIO BERNARDINI -
15 maggio 2024

Il presidente Philip Platek, smaltite le emozioni a distanza per la salvezza dello Spezia, a inizio giugno tornerà in Italia per programmare in modo analitico il futuro del club bianco con gli Andrea Gazzoli, Nicolò Peri e il direttore tecnico Eduardo Macia (sul piede di partenza il ds Stefano Melissano), fermo restando che già in queste ore si sta definendo il budget per il prossimo campionato di Serie B: si partirà il 16 agosto, con quattro i turni infrasettimanali tra i quali il primo maggio e il 26 dicembre. Budget per inciso, che sarà sempre improntato all’insegna della sostenibilità economica-finanziaria, non prevedendo investimenti ingenti sul modello di Krause al Parma, ma puntando sempre su una sorta di auto-sostenibilità con un ulteriore alleggerimento del monte ingaggi.

Un campionato di Serie B costa, orientativamente, sui 20-25 milioni, i ricavi si aggirano sui 10-11 milioni, ne consegue che il gap, se non interverrà la proprietà, dovrà essere colmato con una strategia oculata in sede di mercato. Probabilmente entreranno nelle casse sociali gli introiti derivanti dalla cessione di Emil Holm, pari a poco più di 4 milioni di euro (la metà degli 8,5 milioni di euro che l’Atalanta pagherà al club bianco dovranno andare al Sønderjysk Elitesport), mentre non è così scontato che l’Empoli eserciti il diritto di riscatto per Szymon Zurkowski, versando nelle casse del club bianco 5 milioni di euro (500mila euro andranno alla Fiorentina). Si andrà, probabilmente, ad una rimodulazione della cifra, magari con a conguaglio un giocatore, tenendo presente che lo Spezia ha tutto l’interesse a non ritrovarsi in bilancio un ingaggio così elevato come quello del polacco. Difficile, poi, che la società toscana eserciti il diritto di riscatto per Simone Bastoni, fissato in circa un milione di euro.

Tutto da verificare il riscatto, da parte del Panathinaïkos, di Bartlomiej Dragowski fissato in 3,5 milioni di euro (in ballo anche un bonus di 500mila euro), dei quali 500mila euro da corrispondere alla Fiorentina. Stesso discorso per David Strelec da parte dello Slovan Bratislava per 1,5 milioni di euro e di Raimonds Krollis ad opera dell’Mfk Vyskov per 1,5 milioni di euro (più il venti per cento sulla rivendita). C’è poi il grande punto interrogativo di Mirko Antonucci, costato allo Spezia 1,7 milioni di euro (più bonus di 300mila euro), di rientro dal Cosenza dove è stato dirottato in prestito secco. A rimpinguare le casse potrebbero contribuire le cessioni di Dimitrios Nikolaou (sul capitano si è mosso il Torino), di Daniele Verde e dello stesso Arkdaiusz Reca. Operazioni, queste ultime, tutte in divenire, che porterebbero cash e riduzione del monte ingaggi, ma che dovranno essere concordate con l’allenatore Luca D’Angelo considerando l’importanza dei tre giocatori nell’economia della squadra. Ovviamente, con la speranza che il club non ceda alle sirene del mercato, ma provveda a blindare gli altri top Hristov, Elia, Wisniewski e Di Serio.

Mister D’Angelo ha il rinnovo automatico del contratto dopo l’ottenimento della salvezza ma, giustamente, pretende garanzie di rafforzamento della squadra e la conferma dei giocatori più importanti, ivi compreso Adam Nagy, il cui riscatto costerà allo Spezia 1,2 milioni di euro da versare al Pisa. Infine, in contemporanea al ritorno di Platek in Italia (attese in questi giorni le sue dichiarazioni post salvezza) saranno probabilmente completate le opere in tribuna e inizieranno i lavori per la copertura della curva Ferrovia che, negli intendimenti, dovrebbero completarsi per settembre.

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