Super Frattesi, l’Italia s’è ridesta. Effetto Spalletti: Ucraina raggiunta. Cuore e gioco formato Europeo
Una doppietta del centrocampista dell’Inter ci lancia, il gol di Yarmolenko non rovina una buona prestazione. Raspadori al centro dell’attacco aiuta a creare spazi, ma sbaglia diverse occasioni. Fischiato Donnarumma .
di Giulio Mola
La giovane, frizzante e pazzerella Italia trascinata da un super Frattesi (doppietta per il neo-interista) batte con merito l’Ucraina 2-1, la raggiunge al secondo posto a quota 7 e si rimette in corsa per gli Europei 2024. Contava solo vincere per allontanare lo spettro dei playoff, ma nella afosa notte milanese gli azzurri per larghi tratti hanno pure convinto. Salvo rimettere inspiegabilmente in partita gli avversari quando, sul 2-0 dopo la mezz’ora, gli ospiti erano alle corde e sul punto di crollare.
Settantadue ore per stravolgere (quasi) tutto, dimenticare il passo falso di Skopje e aggiustare la classifica del girone. Non era facile e neppure scontato, ma Luciano Spalletti e la sua nuova Italia hanno centrato l’obiettivo davanti ai 60mila di San Siro, Peccato che il clima gioioso sia stato macchiato dai fischi che il titolarissimo (e pure capitano) Gigio Donnarumma ha ricevuto in dosi massicce (ma forse lo aveva messo in preventivo) soprattutto dai tifosi rossoneri che ancora non gli perdonano la scelta di lasciare il Milan nell’estate del 2021.
Nel match-verità, rivoluzione potevadoveva essere, e rivoluzione è stata. Per scelta, come l’esclusione di Immobile a beneficio di Raspadori e il rilancio di Locatelli in regia, un po’ per necessità. (Scalvini, Frattesi e Zaniolo per gli acciaccati Mancini,Tonali e Politano). Attacco rivoluzionato, col solo Zaccagni confermato rispetto alla gara di Skopje. Mosse tutte azzeccate del ct (cambi compresi) in questo grande giro di roulette. Che per fortuna ha detto bene sin dall’avvio, perché per mezz’ora in campo c’è stata solo l’Italia brava ad azzannare la sfida con la giusta cattiveria agonistica. Brillante, propositiva, con i centrocampisti sempre in movimento. Meglio la catena di destra che quella mancina, comunque un gioco a velocità diversa, di pensiero e di passaggio. Dopo un primo tentativo di Raspadori (alto), all’11’ era Frattesi a spaccare il match, approfittando di uno scivolone di Sudakov. Ancora Raspadori mancava il raddoppio (26’) calciando alto da buona posizione, ma il 2-0 arrivava (29’) ancora con Frattesi che intercettava una conclusione dell’ottimo Zaniolo e infilava Bushchan. L’arbitro Hernandez prima annullava per sospetto fuorigioco dello stesso nerazzurro, poi il Var correggeva la decisione e si andava sul 2-0. A quel punto l’Italia si rilassava, troppo. L’Ucraina spaventava Donnarumma con Dovbyk e poi (41’) accorciava grazie a Yarmolenko dopo prima respinta di Gigio e successiva disattenzione di Dimarco.
Ripartivano bene gli azzurri nella ripresa, pur rischiando sul contropiede di Tsygankov (Locatelli provvidenziale). Più coraggiosi gli ucraini, meno pressing degli uomini di Spalletti che però avevano tanti spazi per poter far male, con Zaccagni che sprecava malamente la prima chance. Dentro Biraghi per uno spento Dimarco e Gnonto (Zaccagni), gli azzurri tornavano in avanti con ferocia sfiorando a ripetizione il terzo gol che avrebbero meritato: prima Raspadori (ipnotizzato da Bushchan) dopo assist di Zaniolo, poi Scalvini di testa, quindi ancora Zaniolo e infine la traversa di Locatelli. Nel finale valzer di sostituzioni, ma nonostante qualche brivido il fortino azzurro resisteva. Con Spalletti che poteva festeggiare la prima, fondamentale vittoria.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su