Torino-Salernitana 0-0, pari senza gol ed emozioni all'Olimpico
I piemontesi comandano a lungo il gioco senza riuscire a incidere. Una sola occasione per parte
Torino, 4 febbraio 2024 – Finisce a reti bianche il “lunch match” della ventitreesima giornata di Serie A, tutto a tinte granata, tra il Torino padrone di casa e la Salernitana. Un punto a testa, che scontenta di fatto entrambe le squadre e che arriva al termine di una gara in cui a latitare, oltre ai gol, sono state le emozioni. Il Toro ha cercato sin dai primi 45’ di prendere l’iniziativa con un possesso palla che però si è rivelato troppo sterile, visto che al termine del primo tempo nessuna delle due squadre è riuscita a concludere nello specchio della porta avversaria. Per vedere il primo tiro in porta si è dovuto attendere la frustata di controbalzo di Linetty, al 67’, mentre sono finite fuori misura anche se di un soffio le giocate di Ricci e Masina, che non hanno punito una Salernitana che la prima e unica occasione della sua gara l’ha prodotta all’81’ con Boulaye Dia chew ha scaldato i guanti di Milinkovic-Savic. Un guizzo troppo isolato, il quale non è bastato per interrompere il predominio territoriale del Torino che fino alla fine ha provato – senza successo – di sbloccare la situazione, arrivando vicino al gol con i colpi di testa di Pellegri e Zapata.
Le scelte di Juric e Inzaghi
L’assenza di Buongiorno spinge Juric – che non rinuncia al 3-4-2-1 – a schierare al centro del pacchetto arretrato, davanti a Milinkovic-Savic, il georgiano Sazonov, che fa reparto assieme a Tameze e Rodriguez. Le corsie esterne sono invece occupate da Rodriguez e Lazaro, con Ricci e Linetty che, come di consueto presidiano la mediana. Sulla trequarti c’è Vlasic a supporto della coppia d’attacco formata da Zapata e Sanabria. Modulo speculare per la Salernitana di Filippo Inzaghi che tra i pali sceglie Ochoa e schiera un terzetto di difesa inedito, formato dai neoarrivati Pierozzi, Jerome Boateng e Pasalidis. Zanoli e Bradaric sono invece gli esterni di un centrocampo completato dai centrali Maggiore e Basic. A chiudere lo scacchiere dei campani ci sono Candreva e Kastanos, che agiscono sulla trequarti, alle spalle della punta Tchaouna, preferito al rientrante Dia.
Primo tempo
Sin dall’avvio di gara sono i padroni di casa a prendere in mano il pallino del gioco: il Torino, pur rischiando qualcosa di troppo su un disimpegno errato di Sazonov – apparso poco brillante e preciso nel primo tempo –, attacca infatti con un fitto fraseggio e mette tanta pressione sui portatori di palla della Salernitana, che in fase difensiva arranca al cospetto dei tanti uomini portati spesso in area dai piemontesi, ma riesce comunque a coprirsi facendo una guardia attenta con il lavoro di Pierozzi e Boateng. La manovra dei granata ospiti è insistita e tiene la Salernitana a lungo rintanata nella propria metà campo, ma difetta sul piano del ritmo e di conseguenza occasioni ed emozioni latitano, anche perché il gioco viene spezzettato dai tanti fischi di Chiffi. La partita scorre così senza sussulti fino al 40’, quando Rodriguez, dopo uno scatto in copertura, è costretto ad alzare bandiera bianca per un problema muscolare e a lasciare il posto al neoarrivato Masina, il quale si presenta con un buon tackle a fermare un’iniziativa potenzialmente di Kastanos. Anche nello scampolo conclusivo dei 49’ iniziali è il Toro a dettare il passo, senza tuttavia riuscire a creare opportunità da rete, tanto che, il duplice fischio di Chiffi fa calare il sipario su un primo tempo in cui né Torino né Salernitana hanno effettuato conclusioni nello specchio della porta avversaria.
Secondo tempo
In avvio di ripresa, i campani provano ad alzare la testa e a farsi vedere dalle parti di Milinkovic-Savic con le conclusioni dalla distanza di Basic e Candreva, che però finiscono nettamente fuori misura senza creare particolari grattacapi all’estremo difensore serbo. La flebile fiammata della Salernitana si spegne di fatto sul nascere, perché il Toro riesce a riprendere ben presto in mano il pallino del gioco e crea, al 58’, la prima occasione del match con Ricci che spizza il pallone di testa e dà l’illusione del gol spedendo la sfera sull’esterno della rete di un soffio. Al 61’ arriva invece il momento dell’esordio con la maglia della Salernitana di Marco Pellegrino, che subentra a un più che positivo Boateng. Inzaghi, per cercare di dare maggior vigore alla sua squadra, getta in mischia anche Dia, al posto di Tchauna. Juric risponde aumentando il peso dell’attacco torinista con l’innesto di Pellegri al posto di Vlasic e di Djidji al posto di Tameze. Al termine della girandola di cambi, la gara sembra timidamente accendersi e il Toro, dopo aver creato una buona occasione con la frustata dal limite di Masina, uscita sul fondo per pochi centimetri, ci riprova – sugli sviluppi dell’ennesimo corner – con il destro di controbalzo di Linetty, che per la prima volta nel match costringe Ochoa agli straordinari. L’infortunio alla spalla patito dal neoarrivato Pasalidis scompagina ulteriormente i piani di una Salernitana già in emergenza in difesa e porta Inzaghi a giocarsi la carta Sambia. È però Dia a firmare, quando mancano soltanto 10’ alla fine, la prima occasione da rete campana con una bella girata di destro, neutralizzata dalla prontezza di Milinkovic-Savic. Un lampo nel buio, perché anche il finale è appannaggio del Toro, che in pieno recupero alza i giri del motore e va vicino al gol con i colpi di testa di Pellegri prima e Zapata poi, che si spengono sul fondo facendo esaurire le speranze di vittoria dei padroni di casa.
Il tabellino
Torino (3-4-1-2): Milinkovic-Savic; Tameze (dal 64’ Djidji), Sazonov (dall’80 Lovato), Rodriguez (dal 41’ Masina); Bellanova, Ricci (dall’80’ Ilic), Linetty, Lazaro; Vlasic (dal’ 64’ Pellegri); Zapata, Sanabria. All. Juric
Salernitana (3-4-2-1): Ochoa; Pierozzi, Boateng (dal 61’ Pellegrino), Pasalidis (dal 72’ Sambia); Zanoli, Maggiore, Basic, Bradaric; Candreva, Kastanos (dall’87’ Vignato); Tchaouna (dal 61’ Dia). All. F. Inzaghi
Arbitro: Daniele Chiffi della sezione di Padova
Note – Ammonizioni: Sazonov, Pierozzi, Linetty.
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