Torino-Sassuolo 2-1, decidono Sanabria e Vlasic
Nel mezzo l'illusorio pareggio neroverde firmato da Thorstvedt: troppo poco per avere la meglio sui granata, più forti dei tanti infortuni
Torino, 6 novembre 2023 - Alla vigilia Torino-Sassuolo si presentava come il derby delle deluse di questa prima parte di campionato: a parlare erano la classifica ma soprattutto un rendimento piuttosto scostante da parte di due formazioni sulla carta accreditate di un ruolo più prestigioso nell'ambito del campionato. A spuntarla sono i granata, a segno con un gol per tempo con Sanabria e Vlasic: nel mezzo tante, tantissime, occasione sprecate e la rete neroverde a firma di Thorstvedt, un guizzo quasi casuale fomentato da un errore in fase di costruzione di Rodriguez. Il Torino, nel bel mezzo della tempesta relativa agli infortuni che proprio non vuole saperne di arrestarsi, con Ricci e Rodriguez come ultime vittime, non demorde e mette in carniere la seconda vittoria di fila, quella che forse allontana definitivamente lo spauracchio dell'esonero per Ivan Juric, oggi assente per squalifica. Sull'altra panchina c'è invece Alessio Dionisi, che quest'anno proprio non riesce a trovare la quadra in un Sassuolo che dipende troppo dalle giocate dei singoli: su tutti Berardi, che non a caso stasera si illumina una sola volta ed è quella buona che ha avviato l'azione del gol dell'illusorio pareggio ospite. Il resto è poco o nulla, specialmente se l'ambizione è quella di entrare nel lotto delle squadre in lotta per una posizione di lusso della classifica.
Le formazioni ufficiali
Juric, oggi squalificato e sostituito dal suo vice Paro, sceglie un 3-5-2 aperto da Milinkovic-Savic, protetto da Tameze, Buongiorno e Rodriguez: in mediana ci vanno Linetty, Ricci ed Ilic, con Bellanova e Vojvoda come quinti e la coppia composta da Sanabria e Zapata in attacco. Dionisi risponde con un 4-2-3-1 che tra i pali prevede Consigli: la difesa è completata da Toljan, Erlic, Ferrari e Vina, schermati a loro volta da Boloca e Thorstvedt, mentre l'unica punta è Pinamonti, assistito da Berardi, Bajrami e Laurienté.
Primo tempo
Pronti, via e Bellanova pesca l'altro esterno Vojvoda, che di testa impegna subito Consigli, costretto però a concedere un corner dai cui sviluppi non nascono altri pericoli per la porta ospite. I granata in realtà conquistano subito un altro giro dalla bandierina, ma anche stavola l'esito è nullo. I padroni di casa insistono e al 4' sfiorano la rete con Sanabria, che di prima sollecita i riflessi di Consigli su cross basso di Bellanova, un rebus difficile da risolvere per un Sassuolo destinato comunque a cadere poco dopo: è il 5' e Tameze vola in anticipo sulla fascia destra prima di apparecchiare per il rimorchio proprio di Sanabria, bravo ad anticipare Ferrari e battere l'incolpevole Consigli. Dopo le buone notizie, per un Torino già piuttosto incerottato arrivano quelle pessime dal fronte infermeria: Ricci si ferma ed è costretto a lasciare il campo a Vlasic. I neroverdi sono inesistenti sul rettangolo verde ma, paradossalmente, pareggio alla prima occasione: è il 18' e i granata pasticciano in fase di costruzione con Rodriguez, il cui passaggio verso Vojvoda viene intercettato da Berardi, che innesca il colpo vincente di Thorstvedt. Il Torino non ci sta e al 24' guadagna un calcio di punizione per un fallo di Berardi su Zapata: sul punto di battuta va Ilic, che arma il colpo di testa di Buongiorno, respinto alla grande da Consigli. Al 32' i padroni di casa tornano pericolosi dagli sviluppi di un altro piazzato: questa volta si tratta di un corner che per poco Bellanova non capitalizza al meglio. Il Sassuolo replica al 35', quando Vina intercetta un rinvio errato di Milinkovic-Savic e serve Berardi, che da ottima posizione manda alle stelle. Al 39' sale in cattedra Zapata, che riceve da Linetty, stoppa di petto e tira: la sfera termina di poco sul fondo. Piove sul bagnato in casa Torino quando si ferma anche Rodriguez, rimpiazzato da Zima. In pieno recupero ci riprova Zapata, che va via a Toljan e calcia, trovando la pronta replica di Consigli, che poco dopo si ripete sul pregevole tacco di Vlasic, mandando così le squadre negli spogliatoi su un 1-1 che non rispecchia alla perfezione quanto visto in campo.
Secondo tempo
Il Sassuolo rientra in campo senza Bajrami, rimpiazzato da Racic, ma il copione non cambia: a farsi preferire è ancora il Torino, che sfiora la rete prima con Sanabria, che si allarga troppo nel tentativo di saltare Consigli e spara alto e poi con Vojvoda, anticipato in extremis da Toljan. Dopo i fuochi d'artificio di inizio ripresa, il match entra nel primo vero momento di stasi e di studio: è anche il segno di due squadre che vorrebbero vincere ma anche evitare una sconfitta che complicherebbe ulteriormente i rispettivi cammini in campionato finora già piuttosto balbettanti. L'episodio che può cambiare la storia della sfida arriva al 66', quando Milinkovic-Savic devia sulla traversa una sventola dalla distanza di Laurienté. Gol sbagliato, gol subito: è il 68' e Tameze scippa la sfera a Racic prima di lanciare Vlasic, bravo a battere Consigli in diagonale. Sulle ali dell'entusiasmo, al 76' i granata potrebbero chiudere la contesa con Zapata, che viene innescato dal cross basso di Ilic ma manca incredibilmente lo specchio della porta. Dionisi non è contento del rendimento dei suoi e cambia: fuori Pinamonti e Thorstvedt e dentro Defrel e Volpato. I cambi neroverdi non sortiscono effetto. Anzi: all'82' è ancora il Torino a sfiorare la rete con Sanabria, che riceve da Vlasic ma poi viene ipnotizzato da Consigli. Paro mette mano alla panchina: a scendere sono Bellanova e Sanabria, mentre a salire sono Lazaro e Radonjic. Dionisi replica inserendo Castillejo per Laurienté e Mulattieri per Boloca, ma la musica non cambia: ad attaccare sono ancora i granata, che in pieno recupero si rendono pericolosi con una volée di Lazaro respinta dalla difesa ospite. La squadra arbitrale non se ne accorge e assegna una rimessa dal fondo che farà di fatto da preludio al triplice fischio di Ferrieri Caputi che certifica la seconda vittoria di fila di un Torino più forte degli infortuni e dell'imprecisione.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su