Umbertide. Il ruolo del portiere, le difficoltà e il suo fascino. A confronto con Alessio Abibi e Giovanni Zandrini

Serata a Umbertide dedicata al ruolo del portiere, con la presenza di professionisti come Abibi e Zandrini. Parate, consigli e fascino di difendere la porta, con la promessa di una futura Cena dei numeri uno.

24 febbraio 2024

UMBERTIDE - L’unico ruolo che ti permette di volare. Ma anche l’unico ruolo in cui si può toccare la palla con le mani. E, perché no, vuoi mettere anche la bellezza di indossare la maglia numero uno? Il ruolo del portiere, le sue difficoltà e il suo fascino.

Se ne è parlato all’ex Tabacchificio di Umbertide in una serata, organizzata dall’Umbertide Agape, dedicata a tutti i portieri che sono intervenuti numerosi. Dai più grandi ai più piccoli, con due ospiti speciali legati ad Umbertide: il portiere del Perugia Alessio Abibi e il portiere del Pierantonio Giovanni Zandrini che la serie B l’ha conosciuta a sua volta alla Reggina. "Io vengo da una famiglia di portieri – ha dichiarato Abibi – non avrei potuto fare un altro ruolo. Ma non avrei neanche voluto farlo perché le sensazioni che ti dà giocare in porta non te le dà nessun altro ruolo". "Io invece – sorride Zandrini – consiglio a tutti questi ragazzi di fare gli attaccanti: si guadagna di più". Le parate, ma anche le papere più clamorose, i consigli su allenamento, movimenti tra i pali e con i piedi ascoltando i suggerimenti di allenatori come Fabrizio Brunori, Massimo Prete, Omar Marconi, Marco Lerda e il prof Di Vattimo. Con una promessa targata Fabrizio Brunori: riorganizzare la Cena dei numeri uno, appuntamento che manca ormai da troppi anni.

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