Un anno senza Vialli, Genova ricorda il campione con una mostra e un evento. Buffon: “Bomber, manca tutto di te”

Il 6 gennaio dell’anno scorso moriva il leggendario attaccante, al Ferraris esposti cimeli e maglie. Lunedì al teatro Carlo Felice una serata nel segno della solidarietà con un pieno di stelle

5 gennaio 2024
Gianluca Vialli è morto il 6 gennaio 2023 all'età di 58 anni

Gianluca Vialli è morto il 6 gennaio 2023 all'età di 58 anni

Genova, 5 gennaio 2024 – Genova si mobilita nel ricordo di Gianluca Vialli, scomparso il 6 gennaio dell’anno scorso. Questa mattina allo stadio Luigi Ferraris è stata inaugurata una mostra con maglie e cimeli del bomber. E poi lunedì sera al Teatro Carlo Felice l'evento dal titolo "My name is Luca. Ballata per Vialli" con un parterre ricco di ospiti che desiderano celebrare insieme alla famiglia e a tutta la città di Genova il compianto campione. Tantissimi i protagonisti, da Roberto Mancini da remoto a Ciro Ferrara, passando per Gianluca Pessotto, Giorgio Chiellini e Gianluigi Buffon.

Il ricavato della serata sarà devoluto dalla Fondazione Vialli e Mauro a sostegno del progetto "MOMALS: monitoraggio e analisi multi-omica della SLA" dei Centri Clinici NeMO di Milano e Arenzano (GE), che mira a dare una forte accelerazione nel percorso di ricerca e comprensione delle basi molecolari e di progressione della SLA nel tempo. Venerdì sera il maxischermo della Regione Liguria è illuminato per celebrare il grande campione.

“Bomber manca tutto di te, in Nazionale a tutti quelli che ti hanno amato e capito la tua bellezza”. L'ex portiere azzurro, oggi capo delegazione dell'Italia, Gigi Buffon, ricorda così con un post su Instagram Gianluca Vialli.

“Gianluca era sempre pronto allo scherzo, anche se diventava ombroso quando le cose non gli riuscivano, da perfezionista qual era. Riaffiorano tanti ricordi, tante battute, tutti i momenti passati insieme. Dopo un anno faccio fatica ad accettarlo, ma anche noi atleti siamo persone normali, come tutte le altre. Si soffre perché si sono passati bei momenti, perché da bambini abbiamo avuto gli stessi sogni". Ai microfoni di Palla al Centro su Rai Radio 1, Beppe Dossena ricorda l'amico e compagno di squadra in blucerchiato. “Era un grande professionista, ma soprattutto un ragazzo di grandissima empatia, pieno di vita, con voglia di divertirsi e di vivere – dice ancora Dossena -. Un attaccante con quelle caratteristiche, quella dimensione e quello spirito internazionale aveva una capacità di giocare per gli altri che ho visto raramente, anzi quasi mai”.

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