Un guru per ritrovare il sorriso. Thiago Motta, il Milan sfida la Juve. E’ Conte il sogno di tutte le big
I tifosi del Diavolo “bocciano“ Lopetegui per il dopo Pioli, si fa spazio anche l’idea De Zerbi . Antonio torna, e non c’è solo il Napoli: la sua fama di vincente irresistibile per chi insegue l’Inter.
Mentre l’Inter e Inzaghi devono solo prendere la penna in mano per firmare il rinnovo fino al 2027, le altre big italiane sono (da tempo) sulle tracce di un nuovo allenatore. Tempi complicati, con possibilità di investimento impari rispetto alle inglesi, a Bayern, Real, Barcellona, Psg e compagnia. Caccia, allora, a un "guru" della panchina. Che sappia sparigliare le carte in tavola. Che, da solo (e comprando magari pochi giocatori a corredo), sappia fare la magia. In un intreccio di destini quasi più ingarbugliato della proverbiale matassa.
Intreccio, Made in Italy, a partire dall’altra sponda del Naviglio: perché ai tifosi del Milan le correnti iberiche che spingevano Lopetegui in pole per la panchina rossonera hanno fatto saltare la mosca al naso. Comunicato della Curva e petizione da oltre diecimila firme. Lo spagnolo non scalda la piazza e la società riflette. Tutt’altre temperature per Conte che, però, non è stato (ancora) contattato dal club per questioni tra il filosofico e l’economico. Conte, peraltro, è soprattutto nella lista di De Laurentiis (insieme a Pioli) per il Napoli del futuro. Dopo più di un anno lontano dai campi, a fine marzo 2023 la risoluzione con il Tottenham, il salentino scalpita. Segni particolari: vincente. Prima dell’esperienza con gli Spurs, infatti, cinque campionati vinti in sette stagioni, su tre panchine diverse (Juventus, Chelsea, Inter). Nel mezzo, l’esperienza da Ct della Nazionale guidata agli Europei finiti solo ai quarti, dal dischetto, con la Germania. La sua priorità è lavorare ancora in Italia, magari per provare a vincere, dopo i successi in bianconero e in nerazzurro, anche con il Napoli o con il Milan.
Un profilo tornato d’attualità nelle stanze della sede rossonera, nel frattempo, è quello di Roberto De Zerbi: cresciuto da calciatore proprio nel settore giovanile del Diavolo, in panchina ha riscosso consensi anche oltre Manica, portando il Brighton in Europa League (eliminato agli ottavi proprio dalla Roma). Attualmente, però, è solo dodicesimo in Premier. Dopo aver fatto esperienza anche allo Shakthar, sarebbe pronto a tornare in Italia con altre vesti, dopo il triennio al Sassuolo finito nel 2021 fruttato due ottavi posti e una qualificazione in Conference. Le vesti del profeta in patria. Tra gli scogli, la clausola rescissoria da 15 milioni.
Resta in circolazione, a Casa Milan, anche uno dei primi nomi emersi per la successione di Pioli che avrà luogo a fine stagione, nonostante un contratto fino a giugno 2025: Thiago Motta. Compagno di Ibrahimovic con gli scarpini ai piedi, ai tempi del Psg, l’allenatore in piena corsa Champions col Bologna è in scadenza. Piace da tempo, ma proprio per una questione di tempo c’è in vantaggio la Juventus che si è mossa prima. Allegri, però, ha ancora un anno di contratto. E ha intenzione di portare sul tavolo attorno al quale si siederà con Giuntoli, la qualificazione alla Champions che gli era stata chiesta, oltre all’eventuale Coppa Italia. Per farle pesare: tradotto, in caso di addio anticipato, 18 milioni di euro da versare a lui e al suo staff.
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