Under 21, Italia-Danimarca 1-1: la magia di Prati pareggia il vantaggio di Sorensen

Gli azzurri vanno in svantaggio ma poi reagiscono, riequilibrano il risultato e nella ripresa creano molte palle gol. Delusione per la traversa scheggiata all'ultimo respiro da Ghilardi

di MATTEO AIROLDI
24 marzo 2025
Under 21: Nunziata sprona gli Azzurri

Under 21: Nunziata sprona gli Azzurri

Cittadella, 24 marzo 2025 – L’Italia Under 21 metabolizza il ko maturato al fotofinish contro l’Olanda e, nell’ultima amichevole prima dell’Europeo giocata al tombolato di Cittadella, pareggia 1-1 contro la Danimarca. Un pareggio che sta però molto stretto agli azzurrini che, dopo essere finiti in svantaggio al 21’ per opera di Sorensen, hanno saputo reagire pareggiando i conti con la magia di Prati al 37’. Una rete che ha dato fiducia alla squadra di Nunziata che nella ripresa – grazie anche ai cambi operati dal ct azzurro – ha alzato esponenzialmente i giri del proprio motorel, giocando con qualità e personalità e sfiorando a più riprese la rete della vittoria. Su tutte, l’occasione più clamorosa è capitata nell’ultimo assalto a Ghilardi che, sugli sviluppi di un calcio d’angolo ha scheggiato la traversa.

Le scelte di Nunziata e Kjerrumgaard

Nunziata punta sul 4-2-3-1 con una formazione totalmente rivoluzionata rispetto all’amichevole persa contro i Paesi Bassi (ben dieci uomini cambiati) anche in virtù degli infortuni che hanno costretto diverse pedine a dare forfait. In porta confermato Desplanches, protetto da una linea a quattro formata da Zanotti, Ghilardi, Bertola e Angori. Completamente rinnovato anche il trio di centrocampo, composto da Bianco e Pisilli sulle mezzali e da Prati in regia. Davanti ci sono invece Ambrosino ed Esposito, supportati da Pafundi. La Danimarca risponde con il 4-3-3: Gaei, il laziale Provstgaard, Chukwuani e Jorgensen sono i quattro difensori davanti a Jungdal. In mezzo al campo, invece, ci sono Boving, Jelert e Kristensen, mentre il tridente offensivo è formato da Bischoff, Kjerrumgaard e Sorensen.

Primo tempo

L’Italia prova a prendere in mano il pallino del gioco con una paziente costruzione che parte dal basso, contro una Danimarca che cerca di restare compatta, chiudere bene gli spazi e al 7’ alza testa schiacciando gli azzurri verso la loro trequarti e creando la prima palla gol con Sorensen che di piatto calcia alto dal limite dell’area. La formazione di Nunziata incassa e risponde provando – vista la densità danese in mezzo al campo – a sfruttare le corsie laterali: proprio dalla destra, al 14’, Esposito firma la prima fiammata azzurra con un diagonale che si spegne di poco sul fondo. Gli sforzi dell’Italia non sembrano però pagare particolari dividendi ed anzi, al 20’, arriva un’ingenuità in disimpegno degli azzurri che regalano il pallone a Sorensen che, dopo un bello scambio con Jorgensen in area di rigore, fa partire un destro che si insacca nell’angolino e batte Desplanches per l’1-0 danese. La formazione di Nunziata accusa il colpo e sembra perdere ritmo e smalto, ma al 36’ arriva, improvvisa la scossa: Ambrosino, imbeccato da Pafundi, scocca un tiro velenoso dalla distanza che viene deviato in corner. Il pari azzurro è dietro l’angolo e arriva soltanto pochi secondi più tardi: la firma sull’1-1 è quella di Prati che raccoglie una respinta della difesa avversaria e scocca uno splendido tiro al volo su cui Jungdal non può fare nulla. Di colpo l’Italia si accende, prende fiducia e chiude in avanti il primo tempo, riaffacciandosi dalle parti del portiere avversario con Pafundi e con due tentativi potenzialmente pericolosi di Ambrosino.

Secondo tempo

Dopo l’intervallo arriva i primi cambi di Nunziata che inserisce Sassi per Desplanches, Ndour per Pisilli e Doumbia per Bianco. L’Italia riparte con buon piglio, sulla falsariga di quanto fatto vedere in chiusura di primo tempo e ci prova subito con una percussione di Esposito che, entrato in area, calcia una conclusione rasoterra che Jungdal neutralizza senza particolari problemi. Senza fortuna anche la conclusione al 49’ di Prati. Dopo 10’ di ripresa, Nunziata decide allora di operare altre due sostituzioni gettando in mischia Bandanzi e Fabbian che prende insolitamente il posto di Esposito in attacco e si presenta in partita con un tiro dal cuore dell’area che non trova lo specchio della porta danese perché il giocatore del Bologna perde l’appoggio al momento della conclusione. L’esterno azzurro ha però un’occasione ancor più ghiotta al 62’ quando in spaccata tenta la deviazione su una conclusione di Zanotti ma non trova il fondo della rete per pochissimi centimetri. Grazie ai nuovi innesti, gli azzurri trovano maggior qualità e dinamismo in mezzo al campo e continuano a spingere creando un’altra clamorosa palla gol al 73’ con il neoentrato Koleosho che, sul suggerimento in verticale di Baldanzi, entra in area e, leggermente disturbato da un avversario, non calcia bene a tu per tu con Jungdal. Ci prova poi anche il trequartista della Roma che al 75’ si mette in proprio e scocca un tiro dal limite dell’area, che finisce ampiamente alto sopra la traversa della porta danese. Gli azzurri ci credono e nello spicchio finale continuano a spingere a testa a bassa e a ritmi tambureggianti, ma all’88’ rischiano sulla conclusione molto insidiosa del neoentrato Fraulo. L’ultimo, vero sussulto della gara è però di marca azzurra e porta la firma di Ghilardi che in pieno recupero, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, si divora il colpo del ko scheggiando la traversa.

Il tabellino

Italia Under 21 (4-3-1-2): Desplaches (dal 45’ Sassi); Zanotti, Ghilardi, Bertola, Angori (dal 71’ Koleosho); Bianco (dal 45’ Doumbia), Prati, Pisilli (dal 45’ Ndour); Pafundi (dal 54’ Baldanzi); Ambrosino (dal 71’ Palestra e dal 93’ Pirola), Esposito (dal 54’ Fabbian). CT. Nunziata. Danimarca Under 21 (4-3-3): Jungdal; Gaei, Provstgaard, Chukwuani (dal 55’ Nartey), Jorgensen (dal 71’ Hansen); Boving, Jelert, Kristensen; Bischoff (dall’86’ Fraulo), Kjerrumgaard (dal 71’ Obi), Sorensen. CT. Hojer. Marcatori: Sorensen (Danimarca 21’), Prati (Italia 37’). Note – Ammonizioni: Chukwuani (Danimarca), Jelert (Danimarca), Bischoff (Danimarca), Fraulo (Danimarca).

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