Under 21, Italia-Ucraina 2-2: Fabbian ed Esposito non bastano per la vittoria

Gli azzurri vanno due volte in vantaggio ma si fanno riprendere, prima da Kvasnytsya e poi da Krasnopir

di MATTEO AIROLDI
19 novembre 2024
L'amichevole Italia-Ucraina under 21 (Foto Frascatore)

L'amichevole Italia-Ucraina under 21 (Foto Frascatore)

La Spezia, 19 novembre 2024 – Dopo il pari nell’amichevole di pochi giorni fa contro la Francia ad Empoli, l’Italia Under 21 pareggia anche contro l’Ucraina. Finisce 2-2 anche in quel di La Spezia: un pareggio che lascia un po’ di amaro in bocca agli azzurrini, partiti molto bene grazie anche alle scelte del CT Nunziata, che hanno pagato buoni dividendi. In grande spolvero soprattutto Palestra, autore al 26’ del cross perfetto per il diagonale dell’1-0 di Fabbian. Il centrocampista del Bologna si è però reso suo malgrado protagonista in negativo dell’azione che ha portato al pareggio ucraino, al 26’, perdendo il pallone che Kvastnytsya ha insaccato con un diagonale dal limite.

Dopo il pari l’Italia ha faticato notevolmente a reagire ma in chiusura di tempo ha avuto un importante ruggito d’orgoglio e proprio in chiusura di tempo si è riportata in vantaggio con l’incornata vincente di Pio Esposito sugli sviluppi di un corner. Nella ripresa, il copione di gara è nuovamente mutato, con l’Ucraina che ha preso campo e fiducia al cospetto di un’Italia che ha perso ritmo, non ha trovato le giuste risposte dai caambi e a 7’ dalla fine ha subito il definitivo 2-2 da Krasnopir.

Primo tempo

È eccellente l’approccio iniziale dell’Italia che prova subito a prendere in mano il pallino del gioco e dopo appena 4’ arriva a un passo dal gol: nasce tutto da un’iniziativa sulla sinistra che porta Esposito a ricevere e lavorare un pallone poi scaricato al centro dell’area per l’inserimento di Casadei che colpisce a botta sicura ma trova l’opposizione di Nescheret. Gli azzurrini si galvanizzano, cercando con la costruzione dal basso e un ottimo giro palla ampiezza di gioco e creando diverse altre situazioni pericolose per la difesa di un’Ucraina che impiega 20’ per uscire dal guscio: è Kuzyk il primo a farsi vedere con una conclusione alta dalle parti di Zacchi, il quale un minuto più tardi si supera con una parata su Kvasnytsya, partito però in posizione di leggero fuorigioco. L’Italia incassa e al 26’ sblocca la situazione grazie a Fabbian che addomestica un perfetto cross di Palestra dalla destra, si coordina alla perfezione e con un diagonale sigla l’1-0 azzurro. Un vantaggio che dura però appena due minuti, perché l’Ucraina ha la forza di reagire e pareggiare con Kvasnytsya che approfitta di un errore su un disimpegno in orizzontale dello stesso Fabbian e dal limite dell’area fa partire un diagonale millimetrico che si incastona nell’angolino alla destra di Zacchi.

I ragazzi di Nunziata accusano il colpo e calano sul piano del ritmo e della pulizia tecnica, lasciando pericolosamente campo a un’Ucraina che al contrario cresce in termini di gioco e al 33’ va vicina al sorpasso con un destro a rientrare di Bragaru, sul quale è determinante l’intervento di Bertola. Momento di difficoltà da cui l’Italia riesce a uscire in chiusura di tempo piazzando il controsorpasso con il colpo di testa vincente di Pio Esposito sugli sviluppi di un corner, al 45’, e sfiorando anche il tris con Casadei in pieno recupero.

Secondo tempo

Con Sassi al posto di Zacchi tra i pali (resta in campo invece Pafundi nonostante il forte colpo alla spalla rimediato alla mezzora), l’Italia riparte con piglio intraprendente: tra i più positivi c’è Palestra molto attivo sia in fase d’attacco che in quella di copertura. L’Ucraina non sta però a guardare e cerca di rendersi pericolosa in ripartenza; Nunziata decide allora di rimescolare le carte cercando freschezza e rapidità con gli innesti di Ndour e Gnonto al 58’. Primi cambi anche per l’Ucraina che inserisce Khlan e Tsarenko e prova a riconquistare terreno prezioso rendendosi insidiosa con un altro destro a giro di Bragaru. Gli ospiti cominciano a crederci al cospetto di un’Italia che dai cambi non riesce a ricavare la giusta brillantezza e che fatica a riprendere in mano il pallino del possesso palla, pagando così inevitabilmente dazio all'83’ quando Ruggeri si perde Tsarenko che con un cross rasoterra serve Krasnopir, il quale deve solo spingere in rete il pallone a porta di fatto sguarnita. L’attaccante della squadra allenata da Melgosa sfiora poi il bis – nonché colpo del sorpasso – su un errore di Ndour, ma l’Italia questa volta riesce a salvarsi e successivamente a proteggere quantomeno il 2-2 fino al triplice fischio del cipriota Chrysovalantis. Il tabellino: Marcatori: Fabbian (Ita. 26’), Kvastnytsya (Ucr. 28’), Esposito (Ita. 45’), Krasnopir (83’ Ucr.). Note – Ammonizioni: Bertola, Khlan.

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