Venezia Modena 2-2, è un punto esclamativo
Succede di tutto al Penzo: il solito Pohjanpalo (doppietta), rigori, Var e rosso a Bianco. Un pari che vale tanto
Venezia, 18 febbraio 2024 – È la squadra di Bianco . Coi suoi limiti, perché il Modena continua a prendere gol con estrema semplicità o per ingenuità. E coi suoi pregi, perché tutto può essere detto al Modena ma non che non abbia cuore e anima.
Pari enorme a Venezia, vale continuità e fiducia, e ci sarebbe pure qualche rimpianto. Alcune novità tattiche: la prima, Santoro a destra al posto dello squalificato Ponsi per contenere le sortite offensive di Zampano e questo il Modena lo fa molto bene. Anche dall’altra parte, Corrado si preoccupa un po’ meno di attaccare e pone più di un occhio a quel che fa Candela, limitando di parecchio la potenzialità enorme che il Venezia avrebbe sugli esterni.
La seconda novità , piuttosto evidente, è il modo in cui il Modena imposta il gioco da dietro. Con fluidità, ovvero con un Cauz che spesso si alza al fianco di Gerli lasciando Riccio e Pergreffi a costruire. Forse per contenere il pressing della squadra di Vanoli, comunque imponente quando si verifica.
Tutto questo, porta ad un primo tempo in cui i canarini riconoscono la superiorità dell’avversario e lo affrontano lasciandolo sfogare per poi provare a ripartire, peccato che quando Palumbo e compagni ne hanno avuto la possibilità sono raramente riusciti ad arrivare a Gliozzi e ad Abiuso: Santoro tira tre volte da fuori (una molto insidiosa). Al 18’ Marinelli concede il rigore al Venezia per un presunto fallo di mano di Cauz su cross di Zampano, il Var ferma tutto e nota che si tratta di petto. L’aiuto tecnologico si trasforma in sciagura a dieci secondi dalla fine dei tre minuti di recupero concessi dal direttore di gara. Battistella, nel voltarsi, colpisce Zampano con una leggera gomitata che per Marinelli è da fallo dal limite ma che per il Var è da rigore perché i due si trovavano in area: dal dischetto Pohjanpalo non sbaglia e il Modena può dirsi ingenuo.
Nel secondo tempo si vede più proposta di gioco. Gliozzi, al 60’, sfiora l’incrocio dei pali. Quante volte si è detto che da fuori area si può segnare, quante. Parole e musica nei piedi di Fabio Gerli un paio di minuti più tardi, il suo tiro all’angolo sinistro vale il pari. Sembra il picco delle emozioni, ebbene, non ancora.
Riemergono i difetti difensivi del Modena, Pohjnpalo punisce ancora tutto solo a calciare sugli sviluppi di un corner. Risale in cattedra Palumbo con una azione sontuosa, assist a Gliozzi che viene abbattuto da Joronen: Marinelli, non nella sua miglior giornata, ha bisogno ancora del Var per concedere un rigore al Modena sbagliato da Palumbo ma ribattuto in rete dallo stesso centrocampista.
Tra le emozioni finali anche un rosso sventolato a Bianco per una parola di troppo al quarto uomo, a dire il vero non è l’unico perché una sfilza di rossi arrivano pure ai componenti della panchina del Venezia. Ah, Seculin compie un miracolo al 95’ su Bjarkason, assolutamente decisivo. Poteva succedere di tutto. Così è stato . E il Modena ne è uscito non bene, di più.
Il tabellino
Venezia-Modena 2-2
Venezia (3-5-2): Joronen; Svoboda, Idzes, Sverko; Candela, Busio (90’ Ellertsson), Tessmann, Andersen (68’ Olivieri), Zampano; Pohjanpalo (90’ Bjarkason), Pierini (68’ Gytkajer). A disp. Bertinato, Grandi, Dembélé, Modolo, Altare, Ullmann, Cheryshev. All. Vanoli.
Modena (3-5-2): Seculin; Riccio, Pergreffi, Cauz; Santoro, Battistella (54’ Magnino), Gerli, Palumbo (90’ Manconi), Corrado; Abiuso (77’ Tremolada), Gliozzi. A disp. Vandelli, Gagno, Duca, Vukusic, Cotali, Bozhanaj, Mondele, Di Stefano. All. Bianco.
Arbitro: Marinelli di Tivoli
Reti: 48’ p.t. Pohjanpalo (rig.), 62’ Gerli, 72’ Pohjanpalo, 76’ Palumbo
Note – Ammoniti: Battistella, Zampano, Riccio, Gerli Angoli: 6 a 4. Recupero: 3’ p.t., 7’ s.t. Spettatori: 6.427, incasso di 94.643, 12 euro.
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