Vis, il tifo dell’ex diesse Leandro Leonardi: "Testa e cuore, così Pesaro può farcela"
Sullo spareggio di Recanati: "Melchiorri ci segnò tre gol a Macerata e può fare ancora la differenza, Di Paola di categoria superiore"
Leandro Leonardi, ex direttore sportivo e responsabile del settore giovanile biancorosso, vivrà con passione particolare questi giorni che precedono il primo spareggio playout di Recanati: "Domenica sarò fuori per motivi famigliari, ma la successiva al Benelli conto di esserci, un grande in bocca al lupo alla squadra"
Leonardi, è stato lei a scoprire Rossoni, ora colonna della Vis, come avvenne?
"Lo avevo visto in rappresentativa Giovanissimi a Fano, contro la Maceratese, e avevo notato il suo atletismo, il suo fisico e le sue capacità tecniche. Era al Vismara e lo portai alla Vis in cambio di alcuni giocatori"
Sorpreso di vederlo in C?
"Niente affatto. Lui è una bandiera della Vis nonostante abbia girato diverse piazze da professionista. Ma il suo cuore è biancorosso e un pesarese come lui può dare tanto sia dal punto di vista umano, perché è un ragazzo splendido, che calcistico. Credo sia un punto di riferimento"
Mai disputato spareggi salvezza nella sua carriera alla Vis?
"Sì, nel 90-91 con il Castel di Sangro a Terni e Perugia, ricordo che a un certo punto restai nello spogliatoio perché a bordo campo soffrivo troppo. Con la Vis ho giocato solo playoff promozione, sia in Eccellenza, vinti battendo anche la Fermana, che in serie D dove, dopo avere vinto a Termoli, cedemmo in finale a Macerata dove giocava un certo Melchiorri che ci fece tre gol e che ritroveremo domenica. Cercammo di portarlo a Pesaro ma era già inavvicinabile"
Anche stavolta può fare la differenza?
"Se sta bene sì. La Recanatese con lui Sbaffo e Carpani può avere un leggero vantaggio in avanti contro la Vis che magari è più completa nel complesso. Melchiorri era fuori categoria quando lo incontrai io, tanto è vero che poi calcò palcoscenici importanti e la sua carriera è stata comunque condizionata dagli infortuni"
Cosa serve per vincere uno spareggio?
"La testa conta anche più delle gambe in certe partite e conta anche il cuore. Bisogna sapere gestire bene i momenti. Fare un gol all’avversario può significare metterlo nei pasticci, specie se hai due risultati su tre e se giochi la seconda in casa di fronte al pubblico amico che può fare la differenza. A Recanati saranno in cinquecento, esattamente come a Macerata nello spareggio ai miei tempi. Ma Stellone sa benissimo cosa deve fare"
Giocatori come Di Paola possono fare la differenza?
"Certamente, lui ha colpi di categoria superiore"
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