Vis, le notti del Benelli sono sempre più belle. I cambi di Stellone decisivi con il Pontedera

Il tecnico modifica la formazione e inserisce Di Paola per la punizione che apre le marcature al 65’. Raddoppio sontuoso di Palomba al 73’

15 settembre 2024
Vis, le notti del Benelli sono sempre più belle. I cambi di Stellone decisivi con il Pontedera

La squadra festeggia il gol di Di Paola sotto alla curva (foto Luca Toni)

Vis Pesaro

2

Pontedera

0

VIS (3-4-1-2): Vukovic; Palomba, Coppola, Bove; Zoia, Paganini, Pucciarelli, Tavernaro (20’ st Di Paola); Orellana (35’ st Nina); Molina (13’ st Nicastro), Okoro (13’ st Cannavò). All. Stellone. A disp. Munari, Tonucci, Neri, Ceccacci, D’Innocenzo, Antolini, Obi, Gambino, Forte, La Rosa, Peixoto.

PONTEDERA (3-5-2): Tantalocchi; Cerretti, Martinelli (1’ st Espeche), Guidi; Perretta, Pietra (22’ st Sala), Ladinetti, Ianesi (33’ st Van Ransbeeck), Ambrosini; Italeng (22’ st Corona), Ragatzu. All. Agostini. A disp. Calvani, Vivoli, Vanzini, Gagliardi, Maggini, Pretato.

Arbitro: Viapiana di Catanzaro.

Reti: 20’ st Di Paola, 28’ st Palomba.

Note - Serata fresca, spettatori 1.359 (689 abbonati, 19 ospiti), incasso 10.005 euro (6.307 al botteghino, 3.698 di quota abbonati); ammoniti Ladinetti, Martinelli, Molina, Cerretti; angoli 8-1; recupero 0’ + 3’.

Notti magiche al Benelli. La Vis riempie la scena, il Prato alla fine la sommerge di affetto. Un abbraccio carico di entusiasmo, perché questa è una squadra che ne genera. Terza vittoria consecutiva (tra i Pro non accadeva dal 2001-02) e i 9 punti in classifica dopo 4 giornate vanno messi in cornice: una partenza così non si era mai vista in 22 campionati nella C maggiore. A contorno, l’enplein targato Stellone: 5 su 5 al Benelli dal suo arrivo a Pesaro. "Questo stadio deve diventare il nostro fortino", aveva detto alla vigilia. La strada è quella giusta.

L’allenatore cambia gli interpreti (tre avvicendamenti rispetto a Legnago) e la qualità rimane invariata: segno che valgono i principi. E che tutta la rosa è a regime. Di Paola parte dalla panchina, ma attenzione: anche stavolta sarà la mossa decisiva. Con un tocco di classe del mister: butta dentro il capitano esattamente un istante dopo che Cannavò (altro ingresso decisivo) s’è procurato la punizione dal limite con una delle sue accelerazioni. Dai 20 metri, DiPa infila il sette alla sua maniera e bissa Legnago. Che stagione, quella appena cominciata. Poi, altro connotato di squadra, arriva il gol di un difensore (stacco di Palomba sulla parabola tracciata da DiPa dalla bandierina) e il risultato è in ghiaccio. Terzo clean sheet di fila: a blindarlo è Vukovic che nel finale si oppone agli unici due tiri in porta dei toscani.

Lo zero a zero del primo tempo non rende onore allo sforzo della Vis. Gli uomini di Stellone, sempre in spinta e strettissimi nelle linee, esercitano una pressione costante sul Pontedera, sempre costretto sulla difensiva. Cinque corner nei primi 6 minuti, predominanza fisica e tecnica a centrocampo, presenza costante in area. Siccome quella toscana non è squadra di sprovveduti (tutt’altro) riesce in qualche modo ad arginare i biancorossi. A prezzo di due ammonizioni e una serie di pericoli corsi. Il civitanovese Tantalocchi (preferito a Calvani) deve allungarsi su un sinistro potente di Tavernaro e sulla rasoiata dai 18 metri di Orellana, liberato da Molina. Alla Vis manca la soluzione vincente, anche perché le punte, brave a difendere il pallone, difettano nel guizzo finale. Va molto peggio sul fronte opposto, dove Ianesi è lontano dalla porta, Ragatzu non vede palla e Italeng non va oltre un tiro cross. E sono nomi importanti.

La ripresa vede gli spazi allargarsi. La Vis ora sembra chiamare a sé il Pontedera: ci prova Ragatzu (smorzato), poi Coppola perde un pallone sanguinoso in uscita, che Italeng sciupa calciando a lato. Le caratteristiche di Cannavò tornano utili: strappi potenti, che i granata non riescono ad arginare. Così arriva il primo gol; così potrebbe arrivare il secondo, quando l’attaccante palermitano incorna alla perfezione un cross teso di Zoia: miracolo di Tantalocchi. Niente paura: al raddoppio provvede Palomba con uno stacco imperioso sul cross dalla bandierina (Perretta sovrastato). Poi qualche brivido finale (ottimo Vukovic su Ladinetti e Corona), da mettere in conto, ma dentro una gara sontuosa, sempre in gestione. Secondo posto in classifica, da non credere. E venerdì arriva la Ternana per una sfida d’altri tempi.

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