Vis, tanta densità e cinismo con il Legnago. La squadra di Stellone è diventata "cattiva"
La fisicità a volte latente nelle passate stagioni ora è diventata la prerogativa base per il risultato. Lo ammette anche Gastaldello
La Vis si Stellone, e anche quella di Gennari visto che in panchina sedeva il suo vice, ha lasciato un secondo indizio: ha detto che quest’anno ha le idee chiare su come pelare le gatte che le si propongono davanti. Ora bisogna vedere qual è il verso e cioé se l’Arezzo e il Legnago sono due squadre in crisi o se lo sono diventate per avere incontrato i biancorossi.
C’è però una frase dell’allenatore del Legnago Gastaldello che fa propendere per la seconda ipotesi, o comunque per un forte concorso di causa dei pesaresi nell’esito della partita: "Loro sono stati più aggressivi, specie nel secondo tempo hanno fatto intervento pericolosi", commenta il tecnico che si sarebbe auspicato un "maggior controllo della situazione da parte dell’arbitro", ma che ha implicitamente ammesso una qualità-prerogativa della squadra di Stellone: la capacità di togliere aria all’avversario e di attenuarne dunque la potenzialità, perché quando limiti il raggio d’azione aumenti di conseguenza le possibilità di portare a casa un risultato. E se è vero, come ha commentato il tecnico dei lombardi che "la mia squadra ha lasciato troppo spazio alla Vis Pesaro", è vero anche, per sua stessa ammissione, "che la maggior parte dei contrasti li ha vinti Pesaro". Non è una constatazione scontata perché negli anni passati non sempre alla voce intensità la Vis portava a casa una percentuale di consensi e di palloni così alta.
Ma da Legnago sono arrivate altre conferme. Ovvero: il centrocampo a quel modo funziona perché c’è gente che dialoga con la palla con disinvoltura come Paganini, Pucciarelli e come anche Orellana che ha unito inventiva e qualità a quantità e fisicità, sapendo come gestirsi di fronte all’avversario. Ora le squadre che lo incontreranno inizieranno ad avere una attenzione particolare per lui, ma la scaltrezza dimostrata nel non farsi picchiare e nel sapere trovare l’intuizione vincente, come nel caso dell’assist a capitan Di Paola, dicono che il sudamericano ha numeri da spendere.
Quando funziona il centrocampo funziona tutto, dicevano i vecchi allenatori, un adagio forse relativo nel tempo del calcio totale ma un particolare non da poco, perché da quando Stellone ha sincronizzato il reparto, guarda caso tutto il meccanismo va avanti meglio. A fine gara lo stesso Gastaldello ha lamentato infortuni in serie (Cesarotti, Pelagatti, Bombagia), motivo per cui fa bene Di Paola ad avvisare i compagni di "non accontentarsi e di proseguire così". Ora sono in arrivo squadre quotate come Pontedera (sabato alle e Ternana. Un bello stimolo per Pesaro.
Mercato. Il Perugia, che arriverà al "Benelli" il prossimo mese e che è passato a una proprietà argentina dopo l’addio del patron Santopadre, ha ingaggiato il giovane centrocampista del Parma Elhadj Hamed Mbaye.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su