Ciclismo, Alaphilippe e l'addio alla Soudal Quick-Step: "Era l'ora di cambiare"

Van Der Poel fa le carte alla vigilia degli Europei: "Sono stato in dubbio fino alla fine, il favorito comunque è Philipsen"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
14 settembre 2024
Julian Alaphilippe (Ansa)

Julian Alaphilippe (Ansa)

Roma, 14 settembre 2024 – Intorno a metà ottobre sul calendario World Tour relativo alla stagione 2024 calerà il sipario e per qualche corridore sarà il momento di un doppio commiato: dall'annata che volge al termine e dall'attuale squadra di appartenenza. Se poi il legame in questione è decennale, allora è impossibile relegare il tutto a un semplice trasferimento di ciclomercato: è quanto accadrà tra Julian Alaphilippe e la Soudal Quick-Step, ormai a un passo dall'epilogo di un legame lungo e fruttuoso.

I dettagli

La data buona per dirsi addio è il 12 ottobre, giorno del Giro di Lombardia 2024, una corsa che avrebbe visto il miglior Alaphilippe accreditato di un ruolo da protagonista. Ora le cose sono cambiate, anche se l'ottimo Giro d'Italia 2024 disputato, con tanto di tappa portata a casa, ha fatto vedere degli scampoli del 'vecchio' corridore che aveva abituato bene tutti: i tifosi francesi, estasiati in particolare dal sogno accarezzato in occasione del Tour de France 2019, e Patrick Lefevere, il capo della Soudal Quick-Step con il quale però i rapporti si erano incrinati quasi in concomitanza della crisi su strada del classe '92, capace nei giorni d'oro di vincere due volte il titolo iridato e, come Classica Monumento, la Milano-Sanremo 2019. Insomma, tante avventure vissute insieme che renderanno l'addio molto indigesto per tutti.

"E' difficile trovare le parole giuste, perché sicuramente mi mancheranno le persone con le quali ho condiviso questa lunga avventura. Non sono solo 10 anni di carriera: è un terzo della mia vita". Chissà ad Alaphilippe quanto mancherà, nel bene e nel male, il vulcanico Lefevere. "Ci sono stati alti e bassi, ma alla Soudal Quick-Step mi sono sempre divertito. Ho tanti ricordi ed è bello averli. A metà ottobre per me si chiuderà un cerchio, di vita e di carriera, e penso sia il momento buono per farlo. Per me in particolare - conclude il francese - è l'ora giusta per lanciarmi in una nuova avventura". Avventura che sarà alla Tudor Pro Cycling Team, formazione svizzera in continua crescita nata sotto l'egida di Fabian Cancellara.

Van Der Poel: "Agli Europei correrò sulle strade di casa"

Prima però c'è una stagione da terminare, con diversi appuntamenti cruciali ancora da disputare: il primo è la prova in linea degli Europei, in programma domenica, che vedrà in Mathieu Van Der Poel uno dei grandi favoriti nonostante gli oltre 5 mesi di digiuno di successi. "La mia presenza in Limburgo non era scontata anche perché mi piacerebbe disputare i Mondiali di gravel, ma alla fine ho deciso di partecipare perché per me sono quasi le strade di casa". Si passa al ruolo in gara del figlio e nipote d'arte. "Sarò libero nella parte centrale della corsa, dove ci sono stradine molto strette che possono spezzare il gruppo. Il pallino però starà in mano alle squadre dei velocisti, tra i quali vedo Jasper Philipsen favorito assoluto anche grazie alla preparazione specifica che ha fatto, e quindi non sappiamo esattamente cosa potrà accadere".

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