Ciclismo, Bagioli sul 2024: "Sogno le Classiche e debutterò al Giro d'Italia"

Il lombardo fresco di approdo alla Lidl-Trek: "Spero di fare bene all'Amstel Gold Race e di vincere una tappa alla Corsa Rosa"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
25 dicembre 2023
Andrea Bagioli (Ansa)

Andrea Bagioli (Ansa)

Roma, 25 dicembre 2023 - Tra le immagini più curiose regalate come sempre dal ciclismo a fine anno c'è quella dei corridori in procinto di cambiare squadra allo scoccare dell'anno nuovo ma intenti ad allenarsi ancora con i materiali offerti dalla quasi ex formazione: tra essi, in questi giorni, c'è Andrea Bagioli, vicino a salutare la Soudal Quick-Step per approdare alla Lidl-Trek.  

Il programma per il 2024

Dalla nuova avventura il classe '99, intercettato dai microfoni di GCN, si aspetta tanto: complice anche una stagione, quella alle spalle, chiusa in crescendo. "Le ultime settimane sono state memorabili. In particolare, non mi aspettavo di andare così bene al Giro di Lombardia: è stato straordinario e spero di iniziare l'anno nuovo nello stesso modo". Anno che per Bagioli inizierà piuttosto tardi rispetto alla tabella di marcia. "Debutterò alla Volta ao Algarve e poi sarò alla Strade Bianche, alla Tirreno-Adriatico e alla Milano-Sanremo. Poi sarò di scena al Giro di Paesi Baschi, all'Amstel Gold Race, alla Freccia Vallone e alla Liegi-Bastogne-Liegi prima di debuttare al Giro d'Italia". Proprio il mancato inserimento, lo scorso maggio, nel roster per la Corsa Rosa creò una prima frattura tra la Soudal Quick-Step e il corridore lombardo, che alla Lidl-Trek sogna un ruolo di maggiore spessore. "Spero di avere il ruolo di capitano in una di queste corse: penso in particolare all'Amstel Gold Race, una di quelle più adatte alle mie caratteristiche. Al Giro andrò invece per provare a vincere una tappa, perché in questo momento non sono pronto per fare classifica".

Quintana e Ayuso a confronto

Da un giovane in rampa di lancia a chi nel 2024 ritroverà il grande ciclismo dopo una lunga assenza dovuta all'assunzione di Tramadolo: è il caso di Nairo Quintana, fresco di approdo alla Movistar Team ma con un ruolo diverso da quello che si può immaginare. "Tutti vogliono che io vinca, ma bisogna essere consapevoli della forza della nuova generazione di ciclisti. Ho ancora voglia di correre - ammette il colombiano ai microfoni di El Pais - ma non penso di potermela giocare con questi assi". Il ruolo nella nuova squadra è quindi presto detto. "Aiuterò Enric Mas: per me vale tanto, perché tanti corridori della mia generazione o hanno smesso o sono demotivati". Dal realismo del 'vecchio' all'entusiasmo' del 'nuovo': Juan Ayuso in casa UAE Team Emirates deve convivere con l'ombra di Tadej Pogacar ma, come ammesso ai microfoni di AS, la cosa non sarà un problema. "Ho sempre sognato il Tour de France e penso che sia arrivato il momento di provarci. Sono reduce da una Vuelta non eccellente, ma sento di aver fatto dei passi avanti. In squadra abbiamo Tadej, ma io farò la mia corsa: proverò a vincere una tappa e poi vedrò se sarà possibile lottare per la classifica". Il programma dello spagnolo prevede altri sogni. "Gli obiettivi principali saranno Tour, Olimpiadi e Mondiali: gli ultimi due riguardano la Nazionale e quindi dovrò lottare per meritarmi il posto".

Leggi anche - Sci, il programma della Coppa del Mondo  

Continua a leggere tutte le notizie di sport su