Ciclismo, Hessmann positivo a un diuretico. Il gregario di Roglic a rischio squalifica
Dal trionfo al Giro d'Italia allo spauracchio della maxi pena inflitta dall'UCI: la parabola di uno degli uomini dello sloveno nell'ultima Corsa Rosa
Roma, 17 agosto 2023 - L'ombra del sospetto del doping, si sa, aleggia da tempo sulla Jumbo-Visma, un'autentica fucina di fenomeni o comunque di buoni corridori che nel giro di poco tempo migliorano a vista d'occhio: di certo la notizia della positività a un diuretico di Michel Hessmann avvalorerà la tesi dei detrattori dello squadrone olandese e dei suoi metodi di allenamento.
Chi è Hessmann
Già, ma chi è Hessmann? Nato a Munster il 6 aprile 2001, il tedesco è - manco a dirlo - un ottimo prospetto delle prove contro il tempo, forse la prima prerogativa per guadagnarsi un biglietto d'ingresso nel laboratorio della Jumbo-Visma, che intanto strappa Ben Tulett alla Ineos Grenadiers. Un anno fa Hessmann aveva chiuso sul terzo gradino del podio il Tour de l'Avenir 2022, mentre nella stagione in corso ha debutto nel ciclismo dei grandi con un 33esimo posto al Giro d'Italia 2023 e, ancor prima, piazzandosi 41esimo alla Liegi-Bastogne-Liegi 2023. Il profilo è abbastanza nuovo all'interno del panorama dello sport a due ruote e pedali, ma neanche nuovissimo: i più attenti avranno notato il nome di Hessmann anche nella recentissima prova in linea dei Mondiali 2023, dove tuttavia è arrivato presto il ritiro a differenza della quasi top 10 maturata a Wollongong un anno fa a livello Under-23. Insomma, il passaggio di categoria ha presentato il suo inevitabile conto a Hessmann che comunque, in attesa di un'ulteriore maturazione, stava guadagnando i galloni di ottimo gregario: ne sa qualcosa Primoz Roglic, che ha vinto lo scorso Giro anche grazie alla forza della sua squadra. Eppure, adesso tutto viene messo in standby dalla sospensione comminata dall'UCI a causa della positività a un diuretico rilevata il 14 giugno, tra l'altro in un controllo a sorpresa e fuori dal contesto delle corse.
Cosa rischia Hessmann
Naturalmente la palla adesso passa ad accertamenti più approfonditi e poi alle eventuali controanalisi per appurare la reale presenza del farmaco incriminato, usato spesso per perdere peso o, peggio, per nascondere l'assunzione di altre sostanze proibite. Prima ancora ci sarà un'indagine interna in seno alla Jumbo-Visma, che come primo commento ha affermato che il diuretico era contenuto in una medicazione. Quel che è certo finora è che la mannaia dell'ITA, l'agenzia internazionale di controllo che da anni è stata delegata dall'UCI per curare l'intera struttura legata alla lotta al doping, ha rilevato l'irregolarità, che potrebbe costare ben 4 anni di squalifica a Hessmann: sempre a meno che quest'ultimo non dimostri di aver assunto inconsapevolmente il diuretico. Eppure, il tedesco non è l'unico corridore a essere stato 'beccato' dopo aver fatto uso di sostanze del genere. La motivazione è presto detta: i diuretici diluiscono, appunto, il sangue e aumentano la produzione di urina da parte dei reni, accelerando quindi il processo di eliminazione della stessa. Eliminazione che ovviamente coinvolge anche le eventuali sostanze proibite presenti nel corpo dell'atleta, che può quindi passarla liscia. Non è il caso di Hessmann.
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