Ciclismo, Miguel Angel Lopez squalificato 4 anni per doping

La sentenza, che decorre dal 25 luglio 2023, conferma la sospensione già comminata dall'Uci per utilizzo e possesso della menotropina dopo le indagini partite per i rapporti con il dottor Maynar

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
29 maggio 2024
Miguel Angel Lopez (Ansa)

Miguel Angel Lopez (Ansa)

Roma, 29 maggio 2024 - Non c'è pace per Miguel Angel Lopez, né tantomeno in vista c'è l'imminente ritorno in gruppo: l'Uci ha infatti comminato al colombiano una squalifica per doping di 4 anni nell'ambito dell'operazione "Ilex".  

I dettagli

  La vicenda affonda le sue radici nel Giro d'Italia 2022, quello che vide l'allora corridore dell'Astana Qazaqstan Team, la squadra che l'aveva lanciato nel professionismo nel 2015 e alla quale aveva fatto ritorno dopo una parentesi infelice (e ricca di polemiche) alla Movistar Team, ritirarsi dopo 4 tappe per un problema alla coscia. Al contrario di quanto si possa pensare collegando le due cose, all'epoca Lopez non fu mai trovato positivo al doping, al punto che nell'estate del 2022 partecipò alla Vuelta, sfiorando addirittura il podio. Eppure, secondo l'Ita (l'International Testing Agency) e le sue indagini, la violazione del colombiano, il possesso di una sostanza proibita, risalirebbe a poco prima di quella Corsa Rosa che poi avrebbe visto il successo di Jai Hindley. Non solo il possesso: secondo il dispositivo dell'Uci, che ha comminato una squalifica di 4 anni (a partire dal 25 luglio 2023 e dunque fino al 24 luglio 2027), di mezzo per Lopez ci sarebbe anche l'utilizzo della sostanza proibita in esame, la menotropina. Si tratta di un ormone usato nel trattamento dell'infertilità femminile e maschile e, nell'uomo, aumenta la concentrazione di testosterone. Si fermano dunque le ruote del colombiano, che dal 2023 è tornato a casa grazie al Team Medellin-EPM, anche se la sentenza emessa oggi potrà essere impugnata entro un mese davanti al Tas (il Tribunale Arbitrale dello Sport). Sentenza che, come ricordato proprio dall'Uci, parte dall'indagine condotta dall'Ita sulla base delle prove ottenute dalla Guardia Civil spagnola e dalla Celad (l'Organizzazione Antidoping Spagnola) nell'ambito dell'operazione "Ilex", quella che vedeva la lente puntata sul dottor Marcos Maynar, da sempre una figura vicina al doping. Sempre nella tormentata estate 2022, proprio a causa dei rapporti con una delle figure più controverse del mondo sportivo, l'Astana Qazaqstan Team sospese Lopez prima di licenziarlo nel dicembre dello stesso anno, quando i legami con Maynar, a detta della squadra kazaka, avevano già assunto qualcosa di più di semplici illazioni. Poi nell'estate 2023 arrivò la prima mannaia dell'Uci, che lo sospese poco prima dell'inizio dell'avventura iridata dopo aver appurato il reale utilizzo, tramite iniezioni, della menotropina poco prima del Giro d'Italia 2022. Proprio alla Corsa Rosa, ma nel 2018, Superman conobbe uno dei suoi picchi in positivo, salendo sul terzo gradino del podio alle spalle di gente del calibro di Tom Dumoulin e soprattutto Chris Froome, risultato poi eguagliato nella Vuelta del medesimo anno, quando a vincere fu Simon Yates davanti a Enric Mas. Riguardo quest'ultimo, memorabili (si fa per dire) le schermaglie avvenute ai tempi della comune militanza alla Movistar Team. Ricordi che, per il 30enne Lopez, rischiano di restare tali in caso di conferma della maxi squalifica comminata oggi dall'Uci.

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