Ciclismo, si ritira Greg Van Avermaet

Il belga appende la bici al chiodo dopo la Parigi-Tours 2023, che segna la fine della carriera anche di Tony Gallopin

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
10 ottobre 2023
Greg Van Avermaet (Ansa)

Greg Van Avermaet (Ansa)

Roma, 10 ottobre 2023 - Non solo Thibaut Pinot, fresco di ultima gara in carriera in occasione del Giro di Lombardia 2023, vinto (per la terza volta di fila) da Tadej Pogacar: con tanto di saluto in massa da parte di tifosi e appassionati. Anche un altro pezzo da novanta del ciclismo come Greg Van Avermaet annuncia il suo addio al professionismo.

La carriera

 A differenza del transalpino che ha chiuso la sua avventura nel ciclismo in una delle corse più amate e tra l'altro in quell'Italia spesso preferita proprio alla Francia, il belga mastica amaro per l'esito della sua ultima corsa, la Parigi-Tours 2023, per la cronaca vinta da Riley Sheehan, stagista presso l'Israel-Premier Tech. "Sono un po' deluso dal fatto di non essere riuscito a rimanere con i migliori in occasione della mia ultima gara": è questo il messaggio lanciato a chiare lettere dal classe '85, uno dei migliori corridori da Classiche della sua generazione. In carriera infatti Van Avermaet, professionista dal 2007 al 2023, ha vinto la Gand-Wevelgem 2017, la Parigi-Roubaix 2017, la Parigi-Tours 2011 e la Tirreno-Adriatico 2016, oltre a tappe sia al Tour de France sia alla Vuelta, con tanto di maglia della classifica a punti aggiudicata nel 2008. L'acuto più grande della carriera del belga resta però quello ottenuto alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016, con la medaglia d'oro vinta in quella prova in linea che, contemporaneamnete, rappresenta il rimpianto più grande della carriera di un certo Vincenzo Nibali.

Le dichiarazioni

Proprio una caduta del siciliano spianò la strada al successo del belga, che dopo quell'acuto ha indossato per anni un riconoscibilissimo casco dorato: l'ennesimo alloro di un'epopea lunga e ricca di trionfi. "Sono felice di aver avuto una grande carriera e di essere stato capace di raggiungere risultati eccellenti. Anzi: penso di aver raccolto più di quanto sperassi di fare. Do molto valore a quanto ho messo in carniere proprio perché conosco le difficoltà che ci sono dietro. Sono stati 17 anni splendidi e sono orgoglioso di quello che ho ottenuto". Insomma, tutto è bene quel che finisce bene. Eppure, qualche neo nel bilancio di Van Avermaet c'è ed è legato proprio alle ultime battute della sua carriera, con in particolare il passaggio all'AG2R Citroen Team che si è rivelato infelice per tutte le parti in causa. "In quest'ultimo periodo non ho ottenuto i risultati sperati, ma mi sono comunque divertito molto. Sono felice di aver fatto parte di un bel gruppo del genere che mi ha sempre sostenuto". Non solo Van Avermaet, che curiosamente chiude la sua avventura nel ciclismo senza aver mai partecipato al Giro d'Italia: la Parigi-Tours 2023 ha segnato la fine della carriera, cominciata nel 2010, anche di Tony Gallopin, il figlio e nipote d'arte che può godersi i dolci ricordi legati in particolare alla Classica di San Sebastian 2013, oltre ad aver vinto tappe sia al Tour de France sia alla Vuelta.

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