Ciclocross, Van Aert si sblocca e vince (senza Van Der Poel)

Il belga trova il secondo successo stagionale nel fango ma lo fa senza l'olandese, che ritroverà tra pochi giorni a Hulst

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
27 dicembre 2023
Wout Van Aert

Wout Van Aert

Solo Mathieu Van Der Poel e la sua assenza possono battere Mathieu Van Der Poel: lo sa bene Wout Van Aert, che finalmente esce dall'impasse dell'ultimo periodo e nella tappa del Telenet Superprestige di Heusden-Zolder trova la sua seconda vittoria stagionale nel ciclocross.  

I dettagli  

 Vittoria viziata in buona parte dall'assenza del rivale principale, nonché l'autentico cannibale nel fango. Il belga, che finora aveva trionfato soltanto a fronte del forfait dell'olandese, non si fa pregare e sulla pista di casa mette a referto il successo numero 84 nella disciplina. Guai però a pensare che i problemi di Van Aert siano legati solo a Van Der Poel: nella prova odierna a fare la differenza è stata soltanto l'ultima tornata. Merito di Eli Iserbyt, un altro specialista del fango che si è arreso soltanto negli ultimi metri, chiudendo secondo con un ritardo di appena 8'': ben altra storia rispetto ai domini firmati da Van Der Poel, l'assente di lusso. Il podio è stato invece chiuso da Joris Nieuwenhuis, attardato di 33''. Insomma, nomi grossi pur senza il campione iridato, che tornerà di scena nella tappa di Coppa del Mondo di Hulst, dove si consumerà il ritorno del testa a testa con Van Aert.

Le dichiarazioni di Van Aert e Iserbyt

  Un ingrediente che non manca al belga, insieme alle ben note doti in bici, è il sano realismo, quello che quasi lo obbliga a ridimensionare la propria vittoria odierna, ottenuta senza il rivale più accreditato. Non solo: il corridore della Jumbo-Visma appare diverso dal ragazzo acerbo ed egoista di qualche anno fa, con particolare riguardo a quel mondo del ciclocross scivolato in secondo piano appannaggio della strada. "L'idea rimane quella di crescere gradualmente: era il piano anche per questa gara, che poi è andata bene dopo le fatiche di Gavere. Ho pensato fosse saggio rimanere a ruota e aspettare il momento giusto per alzare il ritmo". Non tutto però stava andando secondi i piani di Van Aert. "Nei primi giri ho avuto qualche problema e mi sono ritrovato troppo spesso nelle retrovie. Si fa tanta fatica a ruota, ma nei numerosi tratti in rettilineo paradossalmente si sta meglio dietro. Comunque per me non era facile vincere dopo le fatiche di ieri ma l'ho fatto e sono felice, anche se per me un singolo successo non è più importante come lo era prima. Ora mi concedo un po' di riposo prima di pensare a Hulst, tappa importante a prescindere dalla presenza al via di Van Der Poel". Dal vincitore al vinto, con Iserbyt che mastica amaro ma solo fino a un certo punto. "Ho avuto davvero una bella giornata e nella prima parte di gara quasi non sentivo la fatica. Nell'ultimo giro ho anche superato Van Aert, ma poi dopo non sono stato capace di rispondere alla sua accelerazione. Comunque, in accordo con il mio direttore sportivo, oggi avevo deciso di non insistere perché ci sono tante gara ravvicinate".  

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