Frattura della clavicola per Van Baarle

Parte subito male la stagione dell'olandese e della Visma-Lease a Bike. Alla prima tappa del Tour Down Under 2025 fa (ancora) festa Welsford della Red Bull-Bora-Hansgrohe

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
21 gennaio 2025
Dylan Van Baarle (Ansa)

Dylan Van Baarle (Ansa)

Roma, 21 gennaio 2025 - La nuova stagione si è aperta nella notte italiana con la prima tappa del Tour Down Under 2025, che ha premiato in volata Sam Welsford, che si guadagna così l'onore di scrivere la prima pagina di questo nuovo libro del ciclismo. O meglio, la prima pagina bella, perché quella che riguarda i primi infortuni seri occorsi in gara se la prende Dylan Van Baarle, che cade e si frattura la clavicola così come nei giorni scorsi era successo (ma in allenamento) ad Albert Torres della Movistar Team.  

Le condizioni di Van Baarle e le dichiarazioni di Welsford

  Il 2025 della Visma-Lease a Bike si apre così nel segno della sfortuna che aveva contraddistinto il 2024, a testimonianza di una maledizione che sembra essere ancora presente nonostante gli auspici nei giorni scorsi dei protagonisti più attesi. Tra essi, in un'ipotetica seconda linea della griglia di partenza, c'è proprio Van Baarle, uomo addetto alle Classiche che a questo punto vede l'inizio della primavera e soprattutto l'antecedente preparazione complicarsi inesorabilmente. Nel carniere dell'olandese, da quest'anno raggiunto in squadra, lato femminile, dalla compagna di vita Pauline Ferrand-Prévot, figurano il Tour of Britain 2014, la Dwars door Vlaanderen 2021, la Omloop Het Nieuwsblad 2023 e soprattutto la Parigi-Roubaix 2022, il sigillo più importante di una carriera che in quest'alba di 2025 conosce subito una battuta d'arresto. Dall'altro lato c'è Welsford, che sia nel 2024 che nel 2025 vince la prima tappa della corsa di casa. "E' stata davvero dura e forse, come mi succede spesso, sono partito troppo presto. Nel rettilineo finale ho faticato a tenere la traiettoria e ad ogni curva dovevo non perdere di vista i compagni e quindi sono doppiamente felice di aver vinto, ripagandoli della fatica. Avevo paura di non farcela: negli ultimi 50 metri - continua il corridore della Red Bull-Bora-Hansgrohe - le gambe mi bruciavano ma poi ce l'ho fatta e sono stato felice, anche se ero così cotto che non sono riuscito neanche ad alzare il braccio per esultare".

Il ct del Belgio contro Pogacar

  I Mondiali in Ruanda sono ben più lontani ma in casa Belgio si pensa già a come battere Tadej Pogacar: parola del nuovo ct Serge Pauwels. "Avremo tante frecce e tanti capitani e sarà importante metterli tutti d'accordo. Penso a Remco Evenepoel e Wout Van Aert, che si rendono conto di essere complementari: la presenza dell'uno può far giocare più sulla difensiva l'altro e di positivo c'è anche che la pressione non ricade su una sola persona. Ovviamente, non sarà facile far fronte a così tanti leader, così come non lo sarà battere Pogacar, ma dal canto nostro le proveremo tutte per rendergli la vita quanto più difficile possibile".

 

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