Parigi-Roubaix 2025, Van Der Poel: "Sto meglio: penso di poter difendere il titolo"
L'olandese prova a guardare con ottimismo alla gara di domani, nella quale non mancheranno i rivali: "Dico Pogacar, ma anche Van Aert, Pedersen e Stuyven. E Ganna potrebbe trovare il suo habitat naturale"

Mathieu Van Der Poel (Ansa)
Roma, 12 aprile 2025 - Le ultime due edizioni della Parigi-Roubaix hanno avuto come padrone Mathieu Van Der Poel, pronto a cercare lo storico tris domenica 13 aprile: eppure, la marcia di avvicinamento all'Inferno del Nord è stata tutt'altro che semplice e non solo per la new entry nella start list chiamata Tadej Pogacar.
Le dichiarazioni di Van Der Poel
Come aveva già affermato la sua Alpecin-Deceuninck, l'olandese è reduce da giorni complicati a causa di un malanno di vecchia data, a quanto pare da far risalire addirittura all'immediato post Milano-Sanremo 2025. "La partecipazione alla E3 Saxo Classic ha solo peggiorato le cose, e il lunedì successivo non mi sentivo bene. Mi sono stati somministrati degli antibiotici e durante il Giro delle Fiandre non ero ancora al top, nonostante sia riuscito a difendermi abbastanza bene. Dopo la Ronde sono calato di nuovo. Non è una sorpresa: lo sforzo di domenica scorsa ha pesato e nei giorni successivi non avevo ancora recuperato del tutto". La situazione, a quanto pare, va molto meglio per Van Der Poel. "Da allora è passato qualche giorno e oggi sto molto meglio, al punto di pensare di avere le carte in regola per difendere il titolo". Pogacar permettendo. "Se prendo parte a una corsa, lo faccio sempre per vincere, ma quella di domenica potrebbe essere più imprevedibile del previsto. Tadej è sempre un rivale per la vittoria, ma non sarà il solito: penso a Wout Van Aert, Mads Pedersen e Jasper Stuyven, che potranno fare delle prestazioni di livello altissimo". Eppure, anche l'Italia sogna con Filippo Ganna. "La Parigi-Roubaix potrebbe essere la corsa ideale per lui": questa la chiosa di Van Der Poel, che potrebbe avere un rivale anche interno.
Le dichiarazioni di Philipsen
Curiosamente, le due vittorie del figlio e nipote d'arte, quelle del 2023 e del 2024, hanno visto accomodarsi al secondo posto il compagno di squadra Jasper Philipsen, a sua volta reduce da qualche acciacco nato in questo caso da una caduta, quella della Nokere Koerse 2025. "Quell'incidente mi causa ancora qualche problema: un po' un colpo di frusta, qualche dolore muscolare e occasionali mal di testa. Tutto ciò non è una scusa, perché mi sto curando e le cose vanno meglio, ma comunque non mi sento totalmente a mio agio. Alla Gent-Wevelgem e allo Scheldeprijs ho ritrovato fiducia e poi, anche in casa, ho lavorato duramente per essere pronto per domenica". Il corridore dell'Alpecin-Deceuninck, intercettato dall'agenzia Belga, nonostante tutti i problemi confida comunque di poter disputare una buona Parigi-Roubaix 2025. "Non è come il Giro delle Fiandre, dove c'è un muro dopo l'altro. Qui si tratta più he altro di sopravvivere ai tratti in pavé e di posizionarsi bene. E poi il percorso mi piace. Se dovessi arrivare ancora secondo dietro Van Der Poel, la riterrei una vittoria: per me conta il bene della squadra".
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