Giro dell'Emilia 2023, vince Roglic dopo l'addio alla Jumbo-Visma. L’ordine d'arrivo

Lo sloveno beffa il connazionale Pogacar dopo che in mattinata aveva confermato il cambio di squadra in vista della prossima stagione

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
30 settembre 2023

San Luca (Bologna), 30 settembre 2023 - Il Giro dell'Emilia 2023 incorona Primoz Roglic, che si era preso i riflettori già al foglio firma annunciando ufficialmente l'addio alla Jumbo-Visma a fine stagione. Lo sloveno in realtà era già da settimane al centro del ciclomercato, con diverse squadre sulle sue tracce: figurarsi dopo l'acuto sull'ultimo passaggio sulla salita di San Luca che gli vale il tris in questa corsa dopo aver bruciato Tadej Pogacar, che resta invece ancora a secco: il grande obiettivo di quest'ultimo, si sa, è il Giro di Lombardia 2023. Chissà se il duello in salsa slovena possa ripetersi la prossima settimana: in attesa di sciogliere questo dilemma, Roglic può godersi il meritato acuto odierno, quello che probabilmente aumenterà i rimpianti in casa Jumbo-Visma per l'imminente perdita di un corridore che si sta dimostrando più 'giovane' di quanto dica la carta d'identità e in netta crescita anche nelle corse di un giorno. Parlando di squadre, c'è invece tanto da riflettere in seno all'UAE Team Emirates, che sacrifica troppo presto un eccellente Adam Yates pur di lavorare per il solo Pogacar: un errore tattico che di fatto spiana la strada a Roglic, che approfitta di una fase di difficoltà da parte del connazionale prima del bruciante scatto conclusivo, quello che per sua ammissione gli frutterà anche la tanto amata mortadella. Una nota di merito va anche all'altro gemello Yates, Simon, che riesce a salire sull'ultimo gradino del podio nonostante una caduta che gli ha causato delle evidenti conseguenze alla spalla destra. L'edizione femminile premia invece Cecilie Uttrup Ludwig, al secondo successo in terra emiliana dopo quello del 2020: alle spalle della danese si piazzano la compagna di squadra Marta Cavalli e Juliette Labous, con Gaia Realini appena giù dal podio.

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Le pagelle del Giro dell'Emilia

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Primoz Roglic vince il Giro dell'Emilia (Fotoschicchi)
Primoz Roglic vince il Giro dell'Emilia (Fotoschicchi)

La cronaca

Pronti, via e già nella fase di trasferimento dei problemi meccanici fermano Ben O'Connor (AG2R Citroen Team) e Ben Turner (Ineos Grendiers). Tutto rientra e così, dopo l'inizio ufficiale della corsa, partono i primi scatti, quelli che di fatto formano subito la fuga buona: a comporla sono Jacopo Mosca (Lidl-Trek), Matteo Montefiori, Emanuele Ansaloni (Team Technipes #inEmiliaRomagna), Mattia Bais (Eolo-Kometa Cycling Team), Christian Scaroni (Astana Qazaqstan Team), Floris De Tier (Bingoal WB), Alex Bogna (Alpecin-Deceuninck) e Marcel Camprubi (Q36.5 Pro Cycling Team). Il gruppo si rialza subito e lascia presto 2' di vantaggio agli attaccanti, che provano a sfruttare al massimo la prima parte della corsa, che si presenta totalmente pianeggiante. Il primo snodo della giornata lo offre la salita verso Samone (6,3 km con una pendenza media del 6,1%): Montefiori e Camprubi perdono contatto dalla testa della corsa, mentre a scollinare per primo è Mosca. La strada continua a salire e non a caso anche il gruppo inizia a scremarsi e a perdere diverse unità. L'UAE Team Emirates comincia ad alzare il ritmo sulla discesa che precede il Monte Nonascoso (6,1 km con una pendenza media del 7,1% e massima del 10%), sul quale Bais e Scaroni fanno il vuoto e salutano il resto dei battistrada: a metà strada, almeno all'inizio, resta il solo Ansaloni prima di alzare a sua volta bandiera bianca. L'azione dei due al comando è comunque destinata a terminare: scenario che puntualmente si palesa quando mancano 41 km al traguardo. A questo punto l'intero plotone comincia a lavorare per approcciare al meglio il primo passaggio sulla salita di San Luca (2,1 km con una pendenza media del 9,4% e massima del 18%): le prime durissime rampe calmano subito il plotone, dal quale scatta Alejandro Osorio (GW Shimano-Sidermec), raggiunto e poi superato da Quentin Pacher (Groupama-FDJ) prima e Chris Harper (Team Jayco AlUla) poi. La nuova coppia di testa guadagna presto 30'' di vantaggio su un gruppo che, per il momento, si limita a controllare senza forzare ancora il ricongiungimento. Il secondo passaggio sulla salita di San Luca vede Harper staccare Pacher, mentre dal plotone parte Simone Velasco (Astana Qazaqstan Team): la fiammata del campione nazionale italiano è intensa ma breve e serve di fatto soltanto a scaldare i tanti tifosi assiepati sotto i portici. Fausto Masnada (Soudal Quick-Step) prova a riportarsi sulla testa della corsa prima di essere a sua volta raggiunto da Giovanni Aleotti (Bora-Hansgrohe): una foratura frena quest'ultimo, con Harper che beneficia dell'anarchia alle sue spalle e del disinteresse (apparente) degli uomini più attesi. L'UAE Team Emirates prova subito a smentire questa teoria alzando ancora il ritmo, ma davanti resta un ottimo Harper: è il preludio all'allungo di Adam Yates (UAE Team Emirates), che a 10 km dal traguardo firma la resa dell'australiano. Il britannico guida il forcing sul penultimo passaggio sulla salita di San Luca, causando una forte scrematura nel gruppo. In discesa si vede per la prima volta grazie a un allungo Giulio Ciccone (Lidl-Trek): un eccellente Yates chiude subito prima dell'ultimo passaggio, quello decisivo, sulla salita di San Luca. Sulle prime rampe Aleksandr Vlasov (Bora-Hansgrohe) prova a sorprendere il drappello dei migliori. Niente da fare: è tutto spianato per lo scatto di Tadej Pogacar (UAE Team Emirates), che accelera e si porta dietro Richard Carapaz (EF Education-EasyPost), Primoz Roglic (Jumbo-Visma) ed Enric Mas (Movistar Team). Lo stesso Vlasov si riporta sulla testa della corsa prima della volata finale: apre Roglic, che fa il vuoto e cala il tris al Giro dell'Emilia bruciando proprio Pogacar. Con tanti saluti a quella Jumbo-Visma alla quale, proprio prima della partenza, lo sloveno ha dato ufficialmente l'addio.

Ordine d'arrivo Giro dell'Emilia 2023

1) Primoz Roglic (TJV) in 4h49'44 2) Tadej Pogacar (UAD) +1'' 3) Simon Yates (JAY) +1'' 4) Enric Mas (MOV) +4'' 5) Michael Woods (IPT) +4'' 6) Aleksandr Vlasov (BOH) +6'' 7) Richard Carapaz (EFE) +10'' 8) Giulio Ciccone (LTK) +15'' 9) Adam Yates (UAD) +43'' 10) Warren Barguil (ARK) +58''  

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