Giro d'Italia 2023, Oscar Rodriguez choc: "Ho rischiato di perdere un rene"

Per lo spagnolo della Movistar una caduta quasi letale: "Jonathan Milan mi ha distratto e ho perso il controllo della bici"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
5 giugno 2023
Oscar Rodriguez (Ansa)

Oscar Rodriguez (Ansa)

Roma, 5 giugno 2023 - Il Giro d'Italia 2023 è ormai da oltre una settimana in archivio, ma per qualcuno le conseguenze sono ancora piuttosto fresche. E' il caso di Tao Geoghegan Hart ma anche di Oscar Rodriguez, la cui rovinosissima caduta è passata troppo in sordina.

La ricostruzione

Il nastro va riavvolto fino alla tappa 11, la Camaiore-Tortona, teoricamente non particolarmente complicata (al netto della lunghezza) e dedicata alle ruote veloci. In effetti a spuntarla all'arrivo è stato lo sprinter Pascal Ackermann, ma l'attenzione l'aveva catalizzata quanto successo in precedenza sulla discesa di Colla di Boasi, tra l'altro curiosamente nel giro di pochi secondi: sull'asfalto prima finisce il corridore della Ineos Grenadiers, costretto al ritiro in ambulanza a causa della frattura del femore a dispetto di una classifica generale al mattino molto promettente e poi quello della Movistar Team, sicuramente meno noto e con ambizioni decisamente inferiori. Quest'ultimo paga un'evidente distrazione propria che lo porta a sbattere prima contro un cartello stradale e poi contro lo spigolo di una casa: una caduta spettacolare e rovinosa dalle conseguenze potenzialmente letali, come confermato a mente fredda dallo stesso Rodriguez. "Stavamo lavorando per riprendere la fuga e già non stavo molto bene a causa di un virus gastrointestinale. Nonostante questo ho continuato a tirare: la precedente caduta della Ineos Grenadiers aveva fatto rallentare il gruppo e subito dopo toccava a noi provare a ridare velocità". Lo spagnolo svela poi un retroscena anche piuttosto polemico sulle dinamiche di corsa a molti ignote. "In quel momento mi si è avvicinato un paio di volte Jonathan Milan, che mi ha rimproverato per l'andatura. La seconda volta mi ha distratto e non potuto evitare il contatto con la ruota posteriore di Otto Vergaerde. Il tutto è successo in una curva piuttosto semplice, ma le conseguenze per la mia bici sono state devastanti: i raggi si sono rotti e ho perso il controllo del mezzo. Forse per me - continua Rodriguez - sarebbe stato meglio cadere subito sull'asfalto: invece ho sbattuto contro quel cartello stradale che non aveva proprio visto, ma non potevo rallentare perché a quella velocità il solo freno posteriore non basta".

Rene a rischio

Il resto è storia nota: un impatto fortissimo che ha rischiato di stravolgere la vita del classe '95. "Mi è stato detto chiaramente che avrei rischiato di perdere un rene: ricordo che il medico della squadra mi stava già facendo capire che avrei comunque potuto continuare a correre anche in queste condizioni. Fortunatamente le cose sono invece andate per il meglio, ma sono comunque rimasto 12 giorni in ospedale. Negli ultimi stavo meglio e infatti avevo chiesto di essere dimesso prima della data stabilita". Insomma, tutto si è chiuso al meglio per Rodriguez, che paradossalmente si sente anche fortunato dopo quella che in effetti può essere ricordata solo come una disavventura. "Se l'impatto fosse avvenuto un paio di centimetri più in alto, magari perforando il polmone, non so oggi dove sarei".

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