Giro d'Italia 2023, tappa 11: vince Ackermann. Ordine d'arrivo e classifica generale

Il tedesco batte al fotofinish Milan, sempre più maglia ciclamino. Ancora Covid e cadute: Geoghegan Hart lascia la corsa in ambulanza

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
17 maggio 2023
Pascal Ackermann (Ansa)

Pascal Ackermann (Ansa)

Tortona, 17 maggio 2023 - La tappa 11 riporta al Giro d'Italia 2023 un tempo più clemente ma anche la mannaia del Covid, che obbliga al ritiro diversi corridori: su tutti gran parte dei membri della Soudal Quick-Step, ridotta ormai a poche unità. La giornata è nefasta anche per la Ineos Grenadiers, coinvolta in massa in una maxi caduta che fa finire sull'asfalto la maglia rosa Geraint Thomas, Pavel Sivakov e Tao Geoghegan Hart: quest'ultimo accusa le conseguenze peggiori ed è costretto al ritiro in barella, mentre il francese resta in gara ma esce di fatto dalle prime posizioni della classifica generale. La stessa drammatica scena viene vissuta a distanza di pochi minuti, quando Oscar Rodriguez saluta il Giro in ambulanza dopo uno scontro choc prima con un cartello stradale e poi con lo spigolo di una casa. Per la carovana si tratta di fatto dell'unico momento thriller nel contesto di una frazione piuttosto tranquilla che alla fine premia Pascal Ackermann: per il tedesco, che spezza un incantesimo lungo oltre 4 anni, una vittoria al fotofinish ai danni di Jonathan Milan, che però rinforza la sua maglia ciclamino. Ancora un percorso mosso e insidioso nella tappa 12, la Bra-Rivoli: 179 km che metteranno i corridori di fronte a 2 GPM (uno di terza categoria all'inizio della frazione e uno di seconda categoria nella parte conclusiva). Sulla carta si tratta di un'altra frazione non complicata, ma i recenti fatti stanno dimostrando che in questo Giro a tratti quasi maledetto di facile c'è ben poco.

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La cronaca

La mannaia del Covid continua ad abbattersi sul Giro e in particolare sulla Soudal Quick-Step, ridotta ormai a pochissime unità. Al via ci sono invece Thomas Champion (Cofidis), Diego Pablo Sevilla (Eolo-Kometa Cycling Team), Filippo Magli (Green Project-Bardiani-CSF-Faizanè), Laurenz Rex (Intermarché-Circus-Wanty), Alexander Konychev e Veljko Stojnic (Team Corratec-Selle Italia), che prendono presto il largo e formano la fuga buona di giornata. Il gruppo si rialza praticamente subito e lascia agli attaccanti oltre 4' di vantaggio: nessuno dei battistrada spaventa la maglia rosa Geraint Thomas (Ineos Grenadiers), che nei primi km di gara deve vedersela con una foratura che non lascia particolari strascichi. A controllare la situazione sono invece le squadre dei velocisti, che tirano per evitare che la fuga prenda troppo il largo. A transitare per primo sul traguardo volante di Borghetto di Vara è Stojnic, mentre la volata del gruppo vede la vittoria di Jonathan Milan (Bahrain Victorious) su Mads Pedersen (Trek-Segafredo) in una sfida diventata ormai consueta. Ai piedi del Passo del Bracco (10,1 km con una pendenza media del 4,4%) il gap tra attaccanti e gruppo è di 2'50'': sulle rampe di una salita non impossibile alcuni velocisti perdono terreno, complicando così la loro strada verso la probabile volata finale. Lo sprinter più in difficoltà appare Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck), che comincia un inatteso calvario personale. Intanto Stojnic scollina per primo sul Passo del Bracco battendo allo sprint Sevilla e Magli. I corridori affrontano un lungo tratto in discesa che conduce verso Sestri Levante proprio nel momento in cui la pioggia torna ad affacciarsi sulla corsa. La prossima difficoltà altimetrica in programma è la salita di Colla di Boasi (9 km con una pendenza media del 4,2%): sulle prime rampe il gap tra i due drappelli è di 1'50''. Appena la strada si impenna, ancora una volta Groves, sulla carta uno dei favoriti di giornata, comincia a perdere contatto: va invece decisamente più forte Stojnic, che scollina ancora per primo davanti a Magli e Sevilla. In strada torna la pioggia e, con essa, tornano le cadute: a terra finiscono tra gli altri Primoz Roglic (Jumbo-Visma), Alessandro Covi (UAE Team Emirates), Geraint Thomas, Pavel Sivakov e Tao Geoghegan Hart (Ineos Grenadiers). Quest'ultimo ha le conseguenze peggiori, al punto da dover lasciare il Giro in barella, con tanto di drammatico urlo lanciato al momento del ritiro. Sull'asfalto termina anche Oscar Rodriguez (Movistar Team), che sbatte prima contro un cartello stradale e poi contro lo spigolo di una casa: anche per lo spagnolo, che paga a carissimo prezzo una propria distrazione, il Giro termina in ambulanza. Intanto Stojnic passa per primo anche sul traguardo volante di Busalla, mentre sulle prime rampe del Passo della Castagnola (5,1% con una pendenza media del 4,6% e massima dell'11%) davanti si stacca Konychev, mentre in gruppo qualche corridore soffre il ritmo imposto da Filippo Zana (Team Jayco AlUla). Oltre al solito Groves, va in difficoltà anche Mark Cavendish (Astana Qazaqstan Team): a scollinare per primo è ancora Stojnic, insieme al quale resta il solo Rex. Quest'ultimo resiste da solo fino agli ultimi 5 km, quando cominciano di fatto le manovre delle squadre dei velocisti: prima però c'è da arginare il blitz di Charlie Quarterman (Team Corratec-Selle Italia). Tutto rientra, ma non per Fernando Gaviria (Movistar Team), che cade a conferma di un Giro fino a questo momento maledetto: la volata c'è ed è decisa al fotofinish a favore di Pascal Ackermann (UAE Team Emirates), che batte al fotofinish Jonathan Milan (Bahrain Victorious). Male nell'occasione Mads Pedersen (Trek-Segafredo), che parte con troppo anticipo e finisce di fatto col lanciare lo sprint ai rivali: tra essi il friulano, che paga invece un inizio al rilento prima di una progressione quasi vincente.

Ordine d'arrivo tappa 11 Giro d'Italia 2023

1) Pascal Ackermann (UAD) in 5h09'02'' 2) Jonathan Milan (TBV) st 3) Mark Cavendish (AST) st 4) Mads Pedersen (TFS) st 5) Stefano Oldani (ADC) st 6) Vincenzo Albanese (EOK) st 7) Marius Mayrhofer (DSM) st 8) Davide Ballerini (SOQ) st 9) Simone Consonni (COF) st 10) Arne Marit (ICW) st

Classifica generale Giro d'Italia 2023

1) Geraint Thomas (IGD) in 44h35'35'' 2) Primoz Roglic (TJV) +2'' 3) Joao Almeida (UAD) +22'' 4) Andreas Leknessund (DSM) +35'' 5) Damiano Caruso (TBV) +1'28'' 6) Lennard Kamna (BOH) +1'52'' 7) Eddie Dunbar (JAY) +2'32'' 8) Thymen Arensman (IGD) +2'32'' 9) Laurens De Plus (IGD) +2'36'' 10) Aurélien Paret-Peintre (ACT) +2'48''

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