Pagelle tappa 11 Giro d’Italia 2023: Ackermann è irresistibile. Per Pedersen occasione sprecata

di ANGELO COSTA -
17 maggio 2023
Pascal Ackermann urla dopo la volata vincente di Tortona

Pascal Ackermann urla dopo la volata vincente di Tortona

Tortona, 17 maggio 2023 - La fantastica volata di Pascal Ackermann è sulla prima pagina della tappa di oggi del Giro d'Italia. Il voto più alto è per il tedesco, ma anche Milan e Cavendish, altri protagonisti dell'emozionante volata di Tortona, sono da premiare. Ecco le pagelle della tappa 11.

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Giro d'Italia 2023, tappa 11: vince Ackermann. Ordine d'arrivo e classifica generale

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Pagelle tappa 11

10 a PASCAL ACKERMANN. Sotto gli occhi del padre si inventa una volata irresistibile, resistendo al prepotente ritorno di Milan. Terza vittoria al Giro per il tedesco dopo la doppietta del 2019, davanti alla nobiltà del settore velocità di questa edizione: non male per un altro di quelli che il successo allo sprint deve andare a cercarselo da solo, senza treni che lo depositino alla stazione giusta.

9 a JONATHAN MILAN. Ha il difetto di partire troppo indietro dopo l’ultima curva, ha il pregio di fare una volata mostruosa, trecento metri da puro inseguitore: non a caso, è campione olimpico su pista del quartetto. Con qualche peccato di gioventù, a 22 anni conta già una vittoria e tre secondi posti al suo primo Giro: averne, così.

8 a MARK CAVENDISH. Di esser pronto per vincere l’aveva annunciato nella tappa di Viareggio, viaggiando nel vagone di prima classe lungo l’Appennino. A Tortona lo ribadisce, giocandosela fino alla linea: a 37 anni ha ancora l’energia e la voglia di un ventenne, di questo passo non sorprenderebbe se prima di Roma riuscisse a realizzare il sogno di conquistare una tappa.

7 alle FRECCE TRICOLORI. Milan è una certezza, ma negli ordini d’arrivo continuano a mettere il naso tanti dei nostri: nell’occasione ancora Oldani e Albanese, quinto e sesto, Ballerini e Consonni, ottavo e nono, con Bonifazio appena fuori dalla top ten. Sarà anche una piccola Italia, ma corre a testa alta.

5 a MADS PEDERSEN. Fa lavorare la squadra per riprendere la fuga, si presenta nella posizione ideale sul vialone d’arrivo, ma al momento del decollo resta a terra. Per uno che nelle situazioni climatiche più estreme rende il doppio degli altri è un’occasione sprecata.

0 al DESTINO. Vedi alla voce Geoghegan Hart. Fin qui il londinese fa tutto bene in corsa, senza sbagliare una mossa, e pure fuori corsa, perché la sua Ineos la guardia nei confronti del covid non l’ha mai abbassata. Evidentemente non basta: una caduta provocata da altri ed ecco volar via sogni e speranze. E lui, in questo Giro, ne aveva ancora tante.

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