Giro d’Italia 2024, salta la Cima Coppi: “Impossibile transitare sullo Stelvio, c’è il rischio valanghe”

La tappa Livigno-Santa Cristina in Val Gardena è in programma il 21 maggio. La Provincia di Bolzano: “Non possiamo riaprire la strada”. Gli organizzatori devono trovare un percorso alternativo

10 maggio 2024
Percorso e altimetria della tappa 16 Livigno-Santa Cristina

Percorso e altimetria della tappa 16 Livigno-Santa Cristina

Roma, 10 maggio 2025 – Il Giro d’Italia non transiterà sullo Stelvio, la Cima Coppi dell’edizione 2024. “Il Passo dello Stelvio non può essere aperto per la tappa del Giro d'Italia del 21 maggio, perché il servizio stradale non è attualmente in grado di continuare i lavori di sgombero a causa del rischio di valanghe. Ciò significa che la strada non è ancora stata liberata dalle grosse quantità di neve. Dopo lo sgombero della neve, la strada deve comunque essere ancora messa in sicurezza contro la caduta di massi e slavine, prima di essere riaperta”, le parole dell'assessore della Provincia di Bolzano, Daniel Alfreider.

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Gli organizzatori della Corsa Rosa dovranno quindi trovare un percorso alternativo per la frazione Livigno-Santa Cristina in Val Gardena.

La notizia era comunque già nell’aria. “Sullo Stelvio il pericolo valanghe è troppo elevato per far transitare la carovana del Giro d'Italia”, le parole di Olaf Reinstadler, presidente della locale commissione valanghe. Il passaggio alla Cima Coppi a 2.757 metri con i suoi 48 tornanti era in programma il 21 maggio. Da giorni il servizio strade della Provincia di Bolzano sta lavorando per liberare la strada dalla neve. “Il problema però - precisa Reinstadler - non è la strada, ma lo sono i pendii sovrastanti che sono ancora pieni di neve e con le temperature elevate di questi giorni si possono verificare distacchi spontanei”.

Nel frattempo nessuna dichiarazione ufficiale da parte degli organizzatori del Giro d'Italia. Una scelta verrà fatta a ridosso della tappa, in base allo sviluppo delle condizioni climatiche e ai suggerimenti dei tecnici. I vertici di Rcs Sport, con il direttore del Giro Mauro Vegni in testa, stanno chiaramente monitorando la situazione, come da prassi, con la priorità di garantire la sicurezza per tutti i partecipanti alla corsa e alla carovana.

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