Giro d'Italia 2024, tappa 10: vince Valentin Paret-Peintre. Ordine d'arrivo e classifica

Il francese, al primo successo in carriera, batte il connazionale Bardet, che rientra in graduatoria così come Zana. Calma quasi piatta tra i big: Tiberi attacca Uijtdebroeks, ma poi entrambi vengono rimbalzati

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
14 maggio 2024
Valentin Paret-Peintre (Ansa)

Valentin Paret-Peintre (Ansa)

Cusano Mutri (Bocca della Selva), 14 maggio 2024 - La tappa 10 del Giro d'Italia 2024 porta la carovana da Pompei a Cusano Mutri (Bocca della Selva) dopo 142 km: a trionfare è Valentin Paret-Peintre, che trova la prima vittoria in carriera nella stessa regione, la Campania, che un anno fa a Lago Laceno fece festeggiare il fratello maggiore Aurélien, a sua volta presente nella maxi fuga buona di giornata. In questo attacco erano presenti anche Romain Bardet, secondo al traguardo, e Filippo Zana: entrambi risalgono la china in una classifica generale ancora guidata da Tadej Pogacar, oggi in controllo insieme alla sua UAE Team Emirates. Le uniche schermaglie tra i big avvengono in ottica maglia bianca e comunque podio, dunque dando l'idea che la lotta per la vittoria finale sia già chiusa: Antonio Tiberi attacca Cian Uijtdebroeks, ma poi entrambi perdono qualche metro dai più forti, regolati nella volatina da Ben O'Connor, che si unisce così a suo modo alla festa grande della Decathlon AG2R La Mondiale Team. Il laziale della Bahrain Victorious si conferma l'unico corridore che finora ha provato ad attaccare Pogacar, che come sempre non mostra segnali di cedimento neanche dopo la giornata di sosta, che un anno fa fu fatale al Tour de France. Dal punto di vista strategico l'azione di Tiberi lascia comunque a desiderare: tante energie sprecate per poi essere rimbalzato e perdere anche secondi senza aspettare il terreno amico della seconda cronometro della Corsa Rosa, in programma nel fine settimana. La tappa 11, la Foiano di Val Fortore-Francavilla al Mare di 207 km, proporrà un solo GPM, tra l'altro piazzato all'inizio e di terza categoria, ma nel contesto di un percorso molto mosso e insidioso in particolare nella prima parte prima di un finale piatto che ammicca ai velocisti rimasti in corsa.

La cronaca

Il gruppo riparte senza Olav Kooij (Visma-Lease a Bike), Ethan Vernon (Israel-Premier Tech), Max Kanter (Astana Qazaqstan Team) e Marius Mayrhofer (Tudor Pro Cycling Team). Ci sono invece Simon Clarke (Israel-Premier Tech), Alessandro De Marchi (Team Jayco AlUla) e Quinten Hermans (Alpecin-Deceuninck), con quest'ultimo che perde contatto sul traguardo volante di Arpaia, che segna l'inizio della costante ascesa: a passare per primo è il Rosso di Buja, mentre la volata del gruppo premia Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck). Fin dalle prime rampe della salita di Camposauro (6,1 km con una pendenza media del 7,8% e massima del 13%) il folto drappello degli inseguitori, che conta 25 unità, prova a portarsi sui due al comando: la missione riesce e così davanti, oltre agli attaccanti della prima ora, ci sono Tobias Foss (Ineos Grenadiers), Nicola Conci (Alpecin-Deceuninck), Simone Velasco (Astana Qazaqstan Team), Maximilian Schachmann (Bora-Hansgrohe), Simon Geschke (Cofidis), Aurélien Paret-Peintre, Valentin Paret-Peintre (Decathlon AG2R La Mondiale Team), Esteban Chaves (EF Education-EasyPost), Enzo Paleni (Groupama-FDJ), Marco Frigo (Israel-Premier Tech), Juan Pedro Lopez, Andrea Bagioli (Lidl-Trek), Will Barta (Movistar Team), Julian Alaphilippe, Mauri Vansevenant (Soudal Quick-Step), Romain Bardet, Chris Hamilton, Kevin Vermaerke (Team DSM-Firmenich PostNL), Filippo Zana (Team Jayco AlUla), Mattia Bais (Team Polti Kometa), Jan Tratnik (Visma-Lease a Bike), Domenico Pozzovivo, Luca Covili, Filippo Fiorelli (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè) e Damiano Caruso (Bahrain Victorious). A scollinare per primo è Geschke, mentre Clarke presto saluta la compagnia e viene riassorbito dal gruppo, attardato di 4'. La strada torna a salire verso Guardia Sanframondi (4,8 km con una pendenza media del 6,5%), saltia non segnata come GPM ma come traguardo Intergiro: a transitare per primo è Fiorelli, seguito da un Tratnik che prosegue nella sua azione, con Bagioli, Bardet, Frigo e Valentin Paret-Peintre che provano a inseguire. Tratnik passa per primo al traguardo volante di Cusano Mutri, ma a spiccare è il secondo posto di Bardet, che guadagna 2'' di abbuono. La salita verso Cusano Mutri (Bocca della Selva) (17,9 km con una pendenza media del 5,6% e massima del 10%) viene affrontata a tutta dagli inseguitori, capitanati da Pozzovivo: precedentemente ci avevano provato Caruso e Zana, mentre davanti Bagioli e Frigo mollano la presa. Va invece ancora a tutta Tratnik, inseguito dai soli Bardet e Valentin Paret-Peintre: quest'ultimo scatta a 3 km dal traguardo e supera lo sloveno, che poi finisce nella morsa dei due francesi. A spuntarla è Valentin Paret-Peintre, alla prima vittoria in carriera, seguito da un Bardet che risale la china in classifica generale così come, seppur a distanza, Zana. In gruppo si accende a colpi di scatti e contro scatti la lotta per la maglia bianca tra Antonio Tiberi (Bahrain Victorious) e Cian Uijtdebroeks (Visma-Lease a Bike), con quest'ultimo che perde qualche metro così come lo stesso laziale: tutto fa il gioco di Tadej Pogacar (UAE Team Emirates), che insieme alla sua squadra oggi si prende una giornata di 'relax' e soprattutto di controllo.

Ordine d'arrivo tappa 10 Giro d'Italia 2024

1) Valentin Paret-Peintre (DAT) in 3h43'50'' 2) Romain Bardet (DFP) +29'' 3) Jan Tratnik (TVL) +1'01'' 4) Andrea Bagioli (LTK) +1'18'' 5) Aurélien Paret-Peintre (DAT) +1'25'' 6) Simon Geschke (COF) +1'25'' 7) Filippo Zana (JAY) +1'25'' 8) Domenico Pozzovivo (VBF) +1'25'' 9) Nicola Conci (ADC) +1'31'' 10) Esteban Chaves (EFE) +1'56''

Classifica generale Giro d'Italia 2024

1) Tadej Pogacar (UAD) in 36h46'08'' 2) Daniel Felipe Martinez (BOH) +2'40'' 3) Geraint Thomas (IGD) +2'58'' 4) Ben O'Connor (DAT) +3'39'' 5) Cian Uijtdebroeks (TVL) +4'15'' 6) Antonio Tiberi (TBV) +4'27'' 7) Romain Bardet (DFP) +4'57'' 8) Lorenzo Fortunato (AST) +5'19'' 9) Filippo Zana (JAY) +5'23'' 10) Einer Rubio (MOV) +5'28''  

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